TORINO - Istigazione a delinquere e istigazione a disobbedire le leggi sono i reati contestati di 17 indagati, attivisti No Vax/No Green pass più radicali affiliati al noto canale social "Basta Dittatura", nei confronti dei quali questa mattina sono scattate altrettante perquisizioni. L'operazione è stata realizzata a seguito delle indagini svolte sotto la direzione dei magistrati specializzati della Procura della Repubblica di Torino, gruppo terrorismo ed eversione.
I COMMENTI NELLA CHAT
«Ci stanno dando la caccia. Stiamo attenti. La verità fa male a questo governo». E' uno dei commenti apparsi su alcune chat Telegram No Vax e No Green Pass dopo la notizia delle perquisizioni a carico degli attivisti della chat "Basta dittatura". C'è anche chi propone nuove proteste. «Potremmo organizzare gruppi di centinaia di persone - si legge - ed entrare senza mascherine in un centro commerciale. Ci rivolgiamo alle forze dell'ordine: state difendendo un governo che non è giusto, che sta facendo male. Il popolo si sta ribellando non perché è cattivo. Il nostro è un modo di dire no alle ingiustizie».
Minacce ai magistrati della procura di Torino e alla polizia che indagano a carico degli attivisti della chat. «Sapete cosa fare» si legge sui canali Telegram No Vax e No Green pass che hanno diffuso la notizia delle perquisizioni di questa mattina. «Bisognerebbe andare tutti sotto il palazzo a lanciare bombe, così la smettono con questa dittatura», è uno dei tanti messaggi ora al vaglio della Digos della Questura di Torino.