Incidenti, otto morti al giorno sulle strade italiane. E Treviso detiene il record di vittime in Veneto. Quasi quadruplicati gli incidenti in monopattino

Martedì 11 Ottobre 2022 di Al.Va.
Incidenti stradali, otto morti al giorno sulle strade italiane. E Treviso detiene il record di vittime in Veneto

Finite le restrizioni imposte dal Covid, sulle strade italiane si torna a morire. Le statistiche elaborate da Aci e Istat mostrano che in 40 province su 107 il numero di morti rispetto al 2019 è cresciuto.

Un aumento che riguarda anche il Veneto, dove è la provincia di Treviso a detenere il triste primato di morti lungo le strade, ben 63. A seguire Venezia, con 60 decessi. «Non possiamo abbassare la guardia - dice il presidente del comitato veneto Aci, Giorgio Capuis -. Alta velocità e guida distratta vanno contrastate con interventi mirati di educazione, prevenzione e repressione».


ITALIA
Nel bilancio di Aci-Istat non c'è lo schianto sull'A4 in cui venerdì scorso hanno perso la vita sette persone. Quelli diffusi ieri sono infatti i numeri degli incidenti avvenuti nel 2021 quando sulle strade italiane si sono registrati 151.875 incidenti con lesioni a persone (+28,4% rispetto all'anno procedente), che hanno causato 2.875 morti (+20,0%) e 204.728 feriti (+28,6%). In media, 416 incidenti, 7,9 morti e 561 feriti ogni giorno. Nel 2021 ci sono stati poi 471 morti tra i pedoni. Sono Oristano (+140% con 12 morti nel 2021, 5 nel 2019), Savona (+67%, 20 morti nel 2021, 12 nel 2019) e Biella (+63%, 13 morti nel 2021, 8 nel 2019) le province con gli incrementi percentuali maggiori. A Udine (+16 morti), Latina (+15) e Perugia (+10) i maggiori incrementi in termini assoluti. In 16 province l'indice di mortalità (il numero di morti ogni 100 incidenti) è risultato più che doppio rispetto al valore medio nazionale (pari a 1,89), tra cui Udine (4,7). Per quanto riguarda la «mobilità dolce», sempre nel 2021, sono deceduti 471 pedoni in 16.180 incidenti e 220 ciclisti, di cui 13 su bici elettrica.


MONOPATTINI
Quasi quadruplicati gli incidenti in monopattino, da 518 a 2.101, con 9 conducenti morti ai quali va aggiunto un pedone morto investito da un monopattino. Nessun decesso in Veneto, ma 102 monopattini elettrici coinvolti con 97 feriti. La provincia di Milano ha invece il più alto numero di ciclisti morti (10), seguita da Padova e Pavia (8).


VENETO
In totale in Veneto sono 285 i morti sulle strade nel 2021, +56 rispetto al 2020 (erano 229). La fascia più colpita è quella che va dai 30 ai 54 anni (95 decessi), seguita dagli over 65 (79 decessi). Belluno è la provincia con meno morti: solo 15 nel 2021, preceduta da Rovigo (22). Complessivamente nella regione 12.403 incidenti, +3.087 rispetto al 2020. Anche i feriti sono aumentati passando dai 12.919 del 2020 ai 16.512 del 2021 (+3.593). La tipologia di strada con più alto tasso di mortalità rimane l'autostrada (50,49) con 515 incidenti, 26 morti e 849 feriti. Si continua a morire anche lungo le strade provinciali, regionali o statali fuori dall'abitato: nel 2021 2.712 incidenti con 108 morti e 4.031 feriti (tasso mortalità 39,82).
In Veneto il mese con maggiori incidenti è stato settembre (1.296), mentre il maggior numero di decessi si è registrato in agosto (36). Luglio è stato il mese con maggior numero di feriti (1.717). Quanto ai veicoli coinvolti, al primo posto le autovetture (14.988), anche se il veicolo a più alto rischio mortalità è il quadriciclo, ovvero la piccola quattro ruote, a due posti e con motore non superiore a 50 cm3 di cilindrata, guidabile, dal 2005, con il certificato di guida per i ciclomotori, per i minorenni e per i maggiorenni che non siano in possesso di patente di guida (1 morto e 18 feriti, con 21 veicoli coinvolti appartenenti a questa categoria). In Veneto è la domenica il giorno in cui si muore di più (51 decessi), mentre le notti di sabato e domenica si confermano le più ad alto rischio. «Il dato del 2020 dice il presidente del comitato veneto Aci, Giorgio Capuis risentiva delle restrizioni imposte dalla pandemia Covid-19. Purtroppo, in un solo anno siamo quasi ritornati ai dati degli anni precedenti. Per fortuna, senza raggiungere il primato del 2019 che era stato di 336 decessi, il più alto degli ultimi cinque anni. Si continua a morire troppo lungo le nostre strade e questo impone a tutte le istituzioni di mettere in atto interventi e azioni che mirino all'educazione e alla prevenzione, oltre che alla repressione dei troppi atteggiamenti scorretti visto che velocità e guidata distratta rimangono le prime cause incidentali».

Ultimo aggiornamento: 16:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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