Troppi incidenti mortali, appello del Prefetto: «Basta cellulari mentre si guida»

Sabato 30 Aprile 2022 di Maria Elena Pattaro
L'appello del Prefetto di Treviso Angelo Sidoti
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TREVISO - «Niente cellulare quando si guida: una attimo di distrazione può costare la vita. Non usate dispositivi elettronici. Siate prudenti e rispettate i limiti di velocità». E’ un appello accorato quello del prefetto di Treviso Angelo Sidoti, preoccupato per la strage che continua a insanguinare le strade della Marca: 18 vittime in 4 mesi, tre negli ultimi quattro giorni.

La metà sono giovani sotto i 30 anni, come l’ultima vittima, Chiara Lando, di Vidor, che di anni ne aveva solo 22. Numeri raccapriccianti, da bollettino di guerra. Perché tante croci? «La maggior parte degli incidenti è causata dalla distrazione, legata soprattutto all’uso del cellulare, e dall’eccesso di velocità». A Treviso, da gennaio a oggi sono 80 le multe staccate per uso del cellulare alla guida: il 70% in più dell’anno scorso. «A volte velocità e telefonino vanno insieme: se si sta guardando il telefono e in più si corre è facile perdere il controllo del proprio veicolo. E le conseguenze possono essere drammatiche, come ci ricorda la cronaca di queste ultime settimane» - dice il prefetto, rammaricato. 


IMPENNATA DI SANZIONI
I dati della Polizia locale di Treviso sui verbali contestati per uso dello smartphone alla guida dipingono un quadro allarmante. Il confronto tra i primi quattro mesi del 2021 e il periodo del 2022 è impietoso: 47 contro 80. Un aumento del 70%. «E’ un dato allarmante, che deve far riflettere, soprattutto in un periodo funestato da così tanti incidenti mortali - commenta il comandante Andrea Gallo -. E’ vero che ora tutte le attività sono ripartite ma la ripresa da sola non basta a spiegare numericamente l’impennata di infrazioni». In altre parole chi si mette al volante è più distratto e indisciplinato. E se i dati della polizia locale mostrano lo spaccato cittadino, allargando lo sguardo all’intera provincia, l quadro rimane preoccupante, report della Polizia stradale alla mano. Nel biennio 2020-2021 sono aumentate le condotte pericolose. A partire proprio dall’uso del cellulare, prima fonte di distrazione per chi è alla guida: le sanzioni per questa violazione son aumentate del 30%. Tra le pessime abitudini al volente c’è anche quella di non rispettare i limiti di velocità: il bulgaro che a fine gennaio in A28 ha travolto e ucciso le due cugine Sara Rizzotto, 26 anni di Mareno e Jessica Fragasso, 20 anni di Mareno di Piave, sfrecciava a 180 all’ora. E anche Ronnie Levacovic, il 25enne rom che un mese fa ha tamponato e ucciso l’auto delle due amiche Miriam Cappelletto e Mara Visentin, percorreva il Terraglio ben oltre i limiti. L’altra condotta letale è il mancato uso delle cinture. Nel caso di Samira Fakihi, 23 anni di Mareno di Piave, ha fatto la differenza tra la vita e la morte: lei era l’unica dei quattro amici a bordo dell’auto a non indossare la cintura, di ritorno da una serata in discoteca. 


LE CONTROMISURE
Una situazione che non può non allarmare, a maggior ragione se le vite spezzate sono quelle dei giovani e giovanissimi. Per questo da mesi le autorità stanno cercando di correre ai ripari. Come? Più controlli da un lato, sensibilizzazione dall’altro. «A ridosso delle festività e nei fine settimana abbiamo rafforzato i controlli sulle strade - spiega Sidoti -. Ma è chiaro che non possiamo essere ovunque». A Treviso la Polizia locale ha predisposto da oltre un anno un apposito servizio; pattuglie in borghese (in auto e in scooter) contro i furbetti del cellulare. E adesso il comando di via Castello d’Amore è pronto a implementarlo: «Già dalla prossima settimana faremo i controlli anche nella fascia serale - annuncia il comandante Gallo -. Fermo restando che la risposta alle condotte indisciplinate non può passare soltanto attraverso le sanzioni. Manca la cultura della sicurezza stradale. Bisogna puntare sulla sensibilizzazione». E’ l’obiettivo che le istituzioni si sono date. «Sono in corso diverse iniziative - spiega il prefetto Sidoti - dalla campagna di prevenzione partita nei giorni scorsi al Palladio con tanto di video choc mostrati agli studenti, a quella promossa dalla Provincia. Iniziative che si sommano all’impegno costante della Polizia stradale nelle scuole». Poi rinnova l’appello ai cittadini, in particolare ai giovani: «Siate prudenti, rispettate i limiti, non usate il cellulare quando guidate. Ne va della vostra vita».

Ultimo aggiornamento: 08:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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