Incidente con un ubriaco, chitarrista trevigiano ricoverato, la band: «Stop ai concerti, lo aspettiamo»

Lunedì 27 Giugno 2022 di Maria Elena Pattaro
Mauro Negretto e i band funky P-CIX che aspettano la sua ripresa prima di andare in tour

MOGLIANO - L'obiettivo dell'estate era esibirsi con la sua band. Adesso invece sta lottando per guarire dalle gravi lesioni riportate nello schianto frontale lungo il Terraglio, sabato all'alba. È Mauro Negretto, 56enne di Sant'Angelo, libero professionista e talentuoso chitarrista tra i più apprezzati a Treviso, la vittima dell'incidente provocato da un 42enne di Mestre che guidava ubriaco e ha azzardato un sorpasso. Negretto è ricoverato in condizioni serie al Ca' Foncello. È ancora intubato ma fortunatamente non è in pericolo di vita, nonostante il grave politrauma. Una notizia che rincuora i quattro compagni della band funky P-CIX, che hanno deciso di annullare tutte le date estive, compresa quella al festival Suoni di Marca: «Tutte le nostre attività musicali sono interrotte e il nostro unico obiettivo è riportare il nostro amico sul palco con noi. Lo attende un duro periodo di recupero. Mauro, ti vogliamo bene» - ha spiegato il gruppo in un post pubblicato su Facebook e firmato dagli altri quattro: Toni, Mario, Andrea e Pier Giorgio. «Siamo ancora sconvolti - sussurra Pier Giorgio Scarponi -.

Venerdì sera eravamo tutti a casa mia a ridere e scherzare, in una serata come tante. La mattina dopo ci è arrivata la mazzata». Choc a cui si mischia l'indignazione: «Non è ammissibile che la gente si metta al volante dopo aver bevuto rischiando di ammazzare altre persone» - tuona Scarponi.


LO SCHIANTO
L'incidente è successo poco prima delle 5 a Sambughé di Mogliano, lungo il Terraglio. Negretto stava tornando a casa dopo aver accompagnato in aeroporto la moglie e la figlia. Ma all'improvviso si è visto piombare addosso un'Audi S4, che correva parecchio. Al volante c'era un 42enne di Mestre, ubriaco. Il mestrino ha fatto un sorpasso azzardato invadendo la corsia opposta, proprio nel momento in cui transitava la Toyota Yaris del trevigiano. L'impatto è stato inevitabile. Nello schianto, violentissimo, ha avuto la peggio proprio il 56enne. Provvidenziale l'intervento di un'ambulanza passata di lì subito dopo e che gli prestato tempestivamente le prime cure per poi trasportarlo in codice rosso al Ca' Foncello, dove è tuttora ricoverato. «Una coincidenza che ha contribuito a salvargli la vita» - raccontano gli amici. Moglie e figlia sono state raggiunte dalla drammatica notizia mentre erano all'estero: rientreranno a Treviso in queste ore, scandite dalla preoccupazione. Intanto i carabinieri hanno denunciato l'automobilista che ha causato il frontale: il 42enne, a cui è stata ritirata la patente, deve rispondere di lesioni personali stradali aggravate dalla guida in stato di ebbrezza.
 

Ultimo aggiornamento: 16:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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