GORGO AL MONTICANO (TREVISO) - Mikele Tatani alla guida della Bmw che si è schiantata contro un platano, aveva la passione dell'alta velocità. Di quei bolidi che sfrecciano sulle strade guidati da persone che spingono sull'accellatore fino alla fine portando la lancetta sul tachimetro fino al limite. A testimoniarlo sono i video che lo stesso giovane registrava, caricava e modificava su TikTok e che oggi sembrano un monito per una tragedia che lo ha visto al volante dell'auto di papà la sera tra sabato e domenica 4 e 5 marzo scorsi, con il piede sull'accelleratore fino a raggiungere i 140 chilometri orari in una strada dove il limite era ben inferiore. Una corsa finita contro un platano dove hanno perso la vita la sua ragazza di 19 anni, Eralda Spahillari e l'amica di 17 anni Barbara Brotto. Mikele invece continua a lottare per la vita sul suo letto nel reparto di terapia intensiva nell'ospedale Ca' Foncello di Treviso.
Nei video le gare tra bolidi
Il video delle gare tra bolidi, il 19enne alla guida del Bmw, lo aveva condiviso meno di tre mesi fa sul suo profilo TikTok. Un girato di pochi secondi dove si vedono nitidamente due auto, un'Audi e una Golf che si sfidano in un rettilineo in quella che sembra una zona industriale. E ancora, un video dove si vede la Bmw 420 ferma in un parcheggio ma l'hastag usato sotto il video "Work Velocity" è quanto mai eloquente, "velocità di lavoro".
Luca Zaia: «Sui social, messaggi sulla sicurezza»
Il presidente del Veneto, Luca Zaia, torna a ribadire la necessità di avviare una campagna di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale anche sfruttando il potere dei social. «Ci stiamo lavorando - ha spiegato il governatore oggi, 7 marzo, da Venezia -, perché il susseguirsi di terribili notizie ci preoccupa non poco. L'educazione alla sicurezza stradale è fondamentale, e penso che dovremmo usare molto i canali social per parlare direttamente ai giovani». Il messaggio da veicolare, secondo Zaia, è che «le strade non sono pericolose, siamo noi che le rendiamo tali. Basti pensare che la maggior parte delle tragedie sono causate da una parte dall'eccesso di velocità, e dall'altra dall'utilizzo del telefonino alla guida. Questi due fattori danno l'idea di quanto sia grave il problema».
Mikele, la tragedia a 140 km/h sulla Bmw di papà
Quella Bmw 420 che nella sua folle corsa è costata la vita alle due ragazze, Mikele poteva guidarla. Almeno secondo i primi accertamenti fatti dalle forze dell'ordine che hanno incrociato l'età del ragazzo, 19 anni, con la data in cui ha preso la patente, più di un anno fa, la cilidrata, i cavalli e la potenza di quella Bmw 420 di proprietà del papà del ragazzo, Nesret Tatani. Tra le cose che rimangono ancora da chiarire di questa tragedia dove hanno perso la vita Eralda e Barbara, c'è il motivo per il quale quel Bmw correva così veloce. Rimane aperta l'ipotesi della gara, di quella voglia di "prenominare" sulla Polo degli amici con cui avrebbero dovuto passare la serata.
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