Schianto in moto, Sandro muore a 51 anni dopo un mese di agonia

Lunedì 17 Maggio 2021 di Diego Berti
Sandro Zornio

CONEGLIANO - Non ce l'ha fatta Sandro Zornio, il 51enne motociclista coneglianese che nel tardo pomeriggio di domenica 18 aprile era uscito di strada in sella alla sua Triumph da collezione del 1970. Dopo quattro settimane di rianimazione nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale Ca' Foncello di Treviso, il suo cuore ha smesso di battere, a causa delle gravissime ferite riportate. Stando agli accertamenti effettuati dalla polizia stradale di Vittorio Veneto, intervenuta subito dopo l'incidente, si è trattato di un'uscita di strada autonoma. Il motociclista, giunto alla rotatoria che si trova in via Ettore Majorana lungo la circonvallazione di Pieve di Soligo, di fronte alla ditta Gugel Logistica Autotrasporti, forse per un errore di manovra o per la velocità non adeguata, ha toccato il cordolo dello spartitraffico con la ruota anteriore, volando letteralmente assieme al mezzo per oltre una ventina di metri, per poi ricadere al centro della rotatoria.

IL RICORDO
Sandro Zornio era una persona molto conosciuta, benvoluta e stimata, non soltanto tra i suoi molti amici, ma anche da tutte quelle persone che hanno avuto la fortuna di conoscerlo. Era un appassionato di moto e un bravo padre di famiglia, innamoratissimo della sua compagna Erica Padoan dalla quale aveva avuto la sua amatissima figlia, ora quindicenne, Camilla. Sandro era grande lavoratore ed esperto nella certificazione delle caldaie, inoltre da diversi anni, lavorava come manager per una grossa multinazionale. Un conoscitore del mondo delle due ruote, in particolar modo di motociclette Triumph. E' stato fondatore e presidente del Registro Storico Triumph. Passava molte domeniche a scrivere e fare ricerche sulla storia del marchio Triumph, che pubblicava sistematicamente sul sito con estrema meticolosità. Un motociclista conosciuto a livello nazionale da giornalisti e appassionati delle due ruote, con i quali aveva stretto rapporti di collaborazione e di amicizia. Nel suo garage custodiva con passione tre Triumph d'epoca e una Harley Davidson del 2017.

GLI AMICI
«Con noi girava spesso con la Harley Davidson - dice Lorenzo Casagrande un suo amico- anche se il suo cuore batteva di più per l'inglese Triumph». Sandro amava infatti l'Inghilterra, dove si recava non appena possibile a trovare parenti e amici. Spediva la famiglia in aereo, mentre lui si recava in moto. «Spesso, alla guida della americana Harley, vestiva magliette con il logo dell'inglese Triumph e per questo, noi harleysti, lo canzonavamo. Il suo ultimo acquisto, dopo lunghe ricerche, è stata la Triumph Bonneville del 1970, voleva una moto del suo stesso anno di nascita. L'aveva trovata dopo tante ricerche nel milanese, l'aveva fatta restaurare finemente da Domenico Pettinari di Cinisello Balsamo, a suo dire, il meccanico più esperto di Triumph di tutti i tempi». Tre settimane prima dell'incidente era andato a ritirarla. Partito in treno da Conegliano per Milano è ritornato in moto, documentando tutto sul suo gruppo. Compagno fidato di viaggio, ha condiviso con i motociclisti coneglianesi, di cui faceva parte, parecchie centinaia di chilometri negli ultimi anni. Zornio era entrato a far parte del gruppo coneglianese diversi anni fa, fin da quando girava in Vespa, ed è entrato di diritto a farne parte, accolto per il suo modo di fare gentile ed elegante. Se n'è andato in sella alla sua adorata Bonnie mentre faceva la cosa che gli piaceva di più al mondo. Tutti lo ricordano come uno squisito interlocutore, un gentleman fuori dal tempo e un compagno di viaggio eccezionale.

IL RAMMARICO
Purtroppo non ha potuto donare gli organi, come lui avrebbe desiderato, a causa del deterioramento del suo fisico, dopo quattro settimane di terapia intensiva. Con la sua morte, lascia nel più profondo dolore oltre alla moglie Erica e la figlia, ma anche i genitori Teresa e Battista, la sorella Nadia, il cognato Fabio e i nipoti Pietro e Marco. I funerali si svolgeranno molto probabilmente domani pomeriggio nella chiesa di San Martino a Conegliano.
 

Ultimo aggiornamento: 17:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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