Il liceo Giorgione in lacrime per Alessio: «Morto a 18 anni in sella al suo sogno»

Domenica 4 Aprile 2021 di Lucia Russo
Alessio Baraim Canaj, lo studente 18enne del liceo Giorgione morto in un incidente in moto
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CASTELFRANCO - Un dolore agghiacciante avvolge il liceo Giorgione. Alessio Bariam Canaj, studente modello della 4 A scientifico, è morto in sella alla sua moto, una Yamaha 125 che i genitori gli avevano regalato per il 18esimo compleanno, lo scorso 13 dicembre. 


LA TRAGEDIA
Residente a Piombino Dese, Alessio aveva salutato gli amici dopo aver trascorso qualche ora in loro compagnia, era salito in moto, aveva indossato il casco, acceso il motore ed era partito sicuro e orgoglioso della sua due ruote.

Poi improvvisamente, in via Meolde, ha perso il controllo del mezzo finendo fuori strada. Un volo di diversi metri e Alessio Bariam Canaj ha sbattuto la testa contro un palo di ferro della linea elettrica, riportando un grave trauma cranico. Sul posto sono arrivati i sanitari del Suem e il giovane, vista la gravità del trauma, è stato condotto in elicottero all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso dove ieri mattina, intorno alle 8, è stato dichiarato morto. Non c’è stato niente da fare per salvargli la vita, quel colpo troppo forte non gli ha lasciato scampo. La sua moto è stata portata via e posta sotto sequestro a disposizione dell’autorità giudiziaria. Al vaglio sono anche le immagini della telecamera di videosorveglianza di un’abitazione vicina al luogo dell’impatto ma sembra che il giovane abbia perso il controllo della moto all’improvviso e che non ci siano responsabilità di terzi.

IL REGALO
Quella moto era un sogno realizzato per Alessio Bariam Canaj. I suoi genitori dopo un lungo meditare avevano deciso di regalargliela per il traguardo della maggiore età e il papà Krenar Canaj aveva voluto cristallizzare quel traguardo anche sui social: «Figlio mio da oggi ti posso chiamare uomo e sono contento di consegnarti la chiave della responsabilità che ogni persona deve avere alla tua età – aveva scritto – Sono sicuro che tu le userai con bravura e intelligenza che sempre ti hanno contraddistinto. La vita è un sacrificio, un insegnamento continuo, goditela senza paura di sbagliare perché ogni sbaglio sarà un insegnamento per migliorare sapendo che avrai sempre noi genitori un passo dietro pronti ad aiutarti se dovessi aver bisogno. Che la vita ti sorrida».


IL RICORDO
A ricordarlo con grande affetto è anche tutto il liceo Giorgione che frequentava da quattro anni. «Era un ragazzo modello, molto bravo a scuola e impegnato – spiega il preside Franco De Vincenzis – Aveva desiderato quella moto così tanto che era l’origine delle sue gioie e nessuno poteva immaginare che potesse portare a questa tragedia. Siamo vicini alla famiglia. Una tragedia di questo tipo ci scuote profondamente. E’ successo tutto nel giorno della passione di Cristo e non è comprensibile come la morte possa portare via un ragazzo così giovane. Non ci sono parole, sono scosso». Sulla bacheca del sito del liceo è comparso anche il ricordo di tutto l’istituto: «È incomprensibile come la morte possa portarti via nel fiore degli anni, dopo che avevi coronato il tuo desiderio di possedere una moto con cui avresti voluto vivere in spensieratezza i giorni più belli della tua gioventù. La morte per tutti resta un mistero insondabile».

Ultimo aggiornamento: 10:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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