Tragedia sulla Pontebbana. Il papà di Eduard: «Voglio credere che il nostro bimbo ci seguirà sempre»

Moreno Bressaglia è il titolare del bar delle rose in viale Burchiellati, a lui arriva la solidarietà di colleghi ed esercenti

Domenica 12 Febbraio 2023 di Valeria Lipparini
Tragedia sulla Pontebbana, morto Eduard di 4 anni

TREVISO - «Non sono in grado di parlare, cerchi di capire. È una tragedia immensa. La nostra vita è sconvolta. Adesso sono con la madre di mio figlio, che si trova ancora in ospedale (ieri sera ndr). Desideriamo soltanto stare tranquilli e credere che il nostro bambino ci seguirà per sempre». Moreno Bressaglia, il papà di Eduard, morto ieri pomeriggio in auto con la mamma Nicole, ha la voce calma ma trattenuta. Chiede silenzio. Il dolore l'ha annientato. Quel piccolo, nato dal secondo legame con Nicole, originaria della Repubblica Ceca, era stato per lui un regalo del cielo. «Era innamorato di quel figlioletto. A tutti i clienti del bar parlava di quel piccolo e ne decantava le meraviglie. Aveva riscoperto l'amore per la paternità con la seconda compagna, non più giovanissimo. E il poco tempo che il bar gli lasciava libero lo spendeva con lui, che ricambiava l'amore del papà. Erano inseparabili» raccontano gli amici. Vogliono restare anonimi per rispettare i sentimenti di un uomo che sta facendo i conti con uno dei dolori più grandi dell'esistenza. Perdere un figlio.


Moreno, grande lavoratore e papà

Moreno Bressaglia è legatissimo anche alla sua prima famiglia. Si è sposato giovane con Daniela, di origini brasiliane, conosciuta all'interno del bar dove lavora dalle 6 della mattina a sera inoltra. Da quell'unione sono nati due figli, Gabriel ed Evelin. E insieme a Gabriel gestisce il bar Al Bacaro, a Roncade. «Lavorava da spaccarsi la schiena nel bar delle Rose, in viale Burchiellati. Appena finiva andava a dare una mano a Gabriel e poi di corsa dal piccolo Eduard. La famiglia per lui era tutto. Lui e Nicole coccolavano il figlioletto ma non lo viziavano. Sono sempre stati bravi genitori - raccontano due ragazze che sono state bariste nel locale di Moreno - lasciavano il piccolo in asilo, a Spresiano dove vivono, per arrivare al bar.

Quando noi lavoravamo, Nicole era incinta ed era sempre dietro al bancone. Poi, con la nascita di Eduard, faceva qualche mattina e il resto del tempo si dedicava al figlio. Ecco perchè Moreno cercava sempre nuovo personale per il bar».

I locali vicini

Gli esercenti dei locali tra via Manzoni e viale Burchiellati sono sconvolti. Il dolore è tanto. Le parole pochissime. Tutti chiedono silenzio. E rispetto per un dolore troppo grande. Stefano Zanotto di Arman: «Moreno è un punto fisso per la zona. Era già aperto quando sono arrivato, nel 2003. Gli staremo vicini, tutti noi». «Conosco bene Moreno, lavora in quel bar da almeno 15 anni. Una bravissima persona, così come la compagna. Sono sconvolto». E' profondamente addolorato il vicesindaco Andrea De Checchi. Con Moreno Bressaglia il legame è forse più stretto perché lavora nella stessa zona dove i De Checchi, da decenni, hanno i loro bar. «Ogni tanto vedevo suo figlio, non posso crederci. L'ultima volta che ho visto Moreno è stato quando ha vinto la gara dei cicchetti per la festa di Pinarello. Lui e Nicole sono sempre nel locale, veramente brave persone. Sono stati colpiti da una disgrazia enorme». E il sindaco Mario Conte: «Disgrazia tremenda, non posso che esprimere vicinanza da parte di tutta la comunità». Il titolare dei Burici, Pozzobon, e Arboit del Botegon: «Lo vedevamo a volte con il piccolo ed era al settimo cielo. Per noi Moreno è un fratello maggiore. Ci stringiamo a lui e alla sua famiglia». Profondo cordoglio esprime anche Veneto imprese unite: «Siamo vicini a Moreno e alla sua famiglia. È un dolore che colpisce tutti noi».

 

Ultimo aggiornamento: 11:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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