Notte di sangue lungo il Terraglio, Ronnie in lacrime: «Morte due donne? Non ricordo nulla»

Mercoledì 20 Aprile 2022 di Elena Filini
Ronnie Levacovic
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PREGANZIOL - «Non è possibile». E scoppia in lacrime. Ronnie Levacovic ha saputo della morte di Mara Visentin e Miriam Cappelletto dal suo legale: nel giorno in cui il 25enne è stato trasferito nel centro di riabilitazione di Motta di Livenza, gli sono stati rivelati i dettagli di quella tragica notte. Ieri, 19 aprile, Ronnie ha ufficialmente iniziato a Motta un lungo percorso di riabilitazione. «Non ricorda nulla dello schianto- conferma il suo difensore, Francesco Murgia- Gli è stato detto che sono morte le due amiche: si è messo a piangere».

Di nuovo il 25enne ha ribadito la sua versione. Quella sera era stato a cena con famiglia e amici, poi era passato a casa per ripartire dopo poco per andarsi a mangiare il cosiddetto panin onto, in uno dei chioschetti lungo il Terraglio. Poi black out completo.

IL VUOTO
Nulla sulla corsa a folle velocità, nulla sull'incidente del 24 marzo lungo il Terraglio, a Preganziol, in cui con la sua Bmw ha tamponato l'utilitaria su cui viaggiavano Mara Visentin e Miriam Cappelletto, di 63 e 51 anni, morte sul colpo. Anche il suo difensore ha dovuto attendere giorni per confrontarsi e per rivelargli la tragedia di quella notte. Al momento Levacovic che, nell'impatto ha subito dei seri danni neurologici, non riconosce neppure uno dei due figlioletti. Con le due occupanti dell'altra auto morte sul colpo e il giovane rom parzialmente sedato e con pesanti vuoti di memoria, la ricostruzione strettamente tecnica della dinamica del sinistro diventa fondamentale.
Pochi giorni fa si è svolto il giuramento del perito a cui la Procura ha affidato la perizia cinematica sui mezzi, l'ingegner Pierluigi Zamuner.

LA PERIZIA
L'attività vera e propria inizia oggi nell'autosoccorso di Casale dove sono custoditi i mezzi sotto sequestro; tanto il legale dell'indagato, quanto quelli delle parti offese hanno a loro volta nominato dei propri consulenti. L'avvocato Murgia si è affidato al perito Nicola Dinon, mentre le due parti offese, rappresentate dall'avvocato Andrea Piccoli per i familiari di Mara Visentin e dalla collega Simona Bassi per quelli di Miriam Cappelletto, hanno scelto Mario Piacenti e Paolo Coral. Non un incidente probatorio, quindi, una perizia cinematica che consente a tutte le parti coinvolte di seguire la vicino gli accertamenti. «Un passo essenziale nel comprendere da un lato la dinamica dell'evento -ha spiegato il legale dell'indagato - dall'altra i ruoli che i singoli soggetti coinvolti hanno avuto nel tragico avvenimento, dall'altro ancora calibrare e comprendere le letture giuridiche più appropriate in ordine ai profili di responsabilità che ne possono derivare». La perizia potrà stabilire la dinamica dell'accaduto e fare luce sulle responsabilità. « Pur nella sua tragicità-ha più volte ammonito Murgia- questa vicenda deve ancora essere compresa».

 

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