TREVISO - I familiari di Mara Visentin e Miriam Cappelletto, le due donne di 63 e 51 anni residenti a Preganziol morte nel tremendo schianto lungo il Terraglio il 24 marzo dello scorso anno, sono state interamente risarcite. Motivo per cui non si costituiranno parte civile nel processo a carico di Ronnie Levacovic, il 25enne che a bordo della sua Bmw le tamponò spedendo la loro utilitaria contro un ponticello in cemento, non lasciando loro scampo. L’udienza preliminare a carico di Ronnie Levacovic, difeso in aula dall’avvocato Francesco Murgia, inizierà questa mattina. Il legale nei giorni scorsi aveva annunciato di voler cercare un accordo con la Procura per un patteggiamento della pena al di sotto dei quattro anni di reclusione. Se non dovesse concretizzarsi, di sicuro verrà scelto il rito abbreviato, che consente all’imputato in caso di condanna di usufruire dello sconto di un terzo della pena.
Levacovic è accusato di duplice omicidio stradale aggravato dalla guida in stato di ebbrezza e dalla velocità: quando ha travolto la Citroen C1 delle due donne, il 25enne guidava con un tasso alcolemico di 1,05 grammi per litro di sangue e viaggiava a 125 chilometri orari in un tratto in cui vige il limite dei 70. «In quei pochi secondi ho distrutto la vita di due persone e ho cambiato per sempre la mia. È stata una tragedia», ha sempre ripetuto Ronnie, che in ogni caso rischia una condanna pesante.
Mara Visentin e Miriam Cappelletto quel 24 marzo 2022 stavano tornando a casa dal Bingo.
Travolte e uccise da una Bmw sul Terraglio: risarcite le famiglie delle due vittime
Martedì 17 Gennaio 2023 di Giuliano Pavan
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout