Cugine morte sulla A28. Risarcimento da 30mila euro per Sara Rizzotto, il papà: «E' offensivo. Con i soldi, un parco per le figlie»

Mercoledì 8 Febbraio 2023 di Valeria Lipparini
Cugine morte sulla A28. Risarcimento da 30mila euro per Sara Rizzotto, il papà commenta la proposta

CONEGLIANO (TREVISO) - Una casa per le nipoti, rimaste senza mamma, uccisa da un pirata della strada. E un parco ispirato a Harry Potter per ricordare la sua Sara e la cugina Jessica.

Papà Luca Rizzotto vuole usare così i soldi dell’assicurazione. Ma non nasconde la rabbia per l’offerta presentata dalla compagnia assicurativa: 30mila euro.

La rabbia per il risarcimento

«Il risarcimento non mi ridarà Sara. È stata uccisa in un incidente stradale e niente la riporterà in vita. Ma 30mila euro sono offensivi. È questo il valore che la compagnia assicurativa di Dimitre Traykov dà alla vita della mia Sara, che ha lasciato senza mamma le sue due figlie piccole. Lotterò per combattere questa ingiustizia». Poche parole, quelle di Rizzotto, che rivelano l’amarezza per l’ennesimo affronto. Ma anche la determinazione di andare avanti, arrivare fino in fondo. «Voglio giustizia per le mie nipotine» dice. Non chiede un euro per sè. Tutto quello che riceverà dall’assicurazione lo investirà per le nipoti e per ricordare Sara e Jessica. La vita di Luca Rizzotto è cambiata per sempre la sera di quel 30 gennaio 2022 quando l’imprenditore bulgaro sessantunenne, in A28 tra Villotta di Chions e Azzano Decimo, aveva tamponato a velocità molto sostenuta l’auto di Sara, 26enne mamma di Conegliano, che aveva a bordo le bambine sopravvissute allo schianto, anche se gravemente ferite, e la cugina, Jessica Fragasso, 20enne di Mareno di Piave, anche lei deceduta a seguito dell’incidente.

La speranza

«Voglio dare una casa alle mie nipoti e voglio costruire un parco giochi a tema, con giostre e attrazioni ispirati a Harry Potter. Sara era innamorata del maghetto che combatteva il male a colpi di bacchetta magica. Io non ho la bacchetta magica, ma penso che in quel parco giochi ci sarà sempre un pezzettino di Sara e che le mie nipotine, crescendo, ricorderanno la mamma che amava giocare con loro. Morta quando era ancora una ragazza, sognava un mondo di fiaba e magia, insieme alle sue figlie». Sara si era fatta tatuare sul braccio la scritta “Always” e nella A iniziale aveva inserito il triangolo con il cerchio magico di Potter. Luca vive nella memoria della figlia morta. Per sè non vuole un euro. «I soldi non mi servono per vivere. Voglio che le mie nipoti abbiano una casa, che possano guardare con serenità al loro futuro. Se vorranno studiare, andare all’Università, devono poterlo farlo. Ma l’offerta risarcitoria è una cosa schifosa. Mia figlia è morta, non certo per colpa sua. Lo volete capire? Dopo tanto dolore voglio garantire un’esistenza un po’ più serena alle figlie di Sara».

Ultimo aggiornamento: 07:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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