Incidente a San Pietro. L'amico che era con Francesco: «Gli altri ci aspettavano per dargli il regalo per i suoi 17 anni. Speravo si risvegliasse»

Mercoledì 31 Agosto 2022 di Pio Dal Cin
Francesco Favaro morto nell'incidente e uno dei messaggi che gli ha lasciato un amico

SAN PIETRO DI FELETTO - «Lo chiamavo ma non rispondeva. Speravo si risvegliasse, non mi rendo ancora conto di aver perso un amico». Uno schianto terribile sulla via del ritorno a casa ha spezzato in un secondo la vita di Francesco Favaro, proprio nel giorno che i suoi amici di sempre avevano scelto per dargli il regalo di compleanno, festeggiato dieci giorni fa. Si trattava di un casco nuovo, ed è proprio un casco che il suo migliore amico, M.S., che lo seguiva a poche centinaia di metri in sella a una moto simile a quella di Francesco, si è trovato davanti, in mezzo alla carreggiata, una volta imboccata la doppia curva che per cause ancora al vaglio degli inquirenti il 17enne non è riuscito a tenere, finendo la sua corsa contro un palo della luce.

Ed è stato proprio il suo migliore amico a chiamare i soccorsi, giunti sul posto in pochi minuti dall'ospedale di Conegliano, ma per Francesco non c'era già più nulla da fare.


LA CORSA
La notizia dell'incidente si è subito sparsa in paese e tra il gruppo di amici che stavano aspettando Francesco per dargli quel casco nuovo. Tutti si sono precipitati in via San Michele, all'altezza del civico 17, dove il loro amico di sempre ha trovato la morte dopo un'uscita autonoma, come confermato dalla polizia locale intervenuta per i rilievi di rito. Sarebbe bastato appena un chilometro e Francesco sarebbe arrivato a destinazione, vicino a casa, dove si era dato appuntamento con gli altri ragazzi, e avrebbe iniziato ad andare sulla Fantic 50, una delle sue passioni assieme al basket, con quel casco nuovo. E invece si sono ritrovati tutti lì, su quella curva, in lacrime e disperati. «Eravamo da poco partiti da Conegliano, saranno state le 17.40 - racconta M.S. - Francesco era davanti a me, e lungo la strada che da Parè sale verso San Michele e Santa Maria si era distanziato di un centinaio di metri. La strada si snoda sulle colline con tante curve, e a tratti non lo vedevo. Stavamo tornando a Santa Maria per ritirare il regalo che noi amici gli avevamo fatto assieme per il suo compleanno, un bel casco. Gli sarebbe senz'altro piaciuto e non vedevamo l'ora di arrivare. In prossimità di una doppia curva in discesa, a poche centinaia di metri dal centro di Santa Maria, è sparito dietro una curva. Quando sono arrivato, l'ho visto sulle destra: era a terra, esanime. Con il cuore in gola mi sono avvicinato. Il casco era in mezzo alla strada, probabilmente per il tremendo colpo. Non credo fosse allacciato male, Francesco lo chiudeva sempre. Era un tipo prudente e sapeva andare in moto in sicurezza. Per questo penso che si sia staccato nell'urto contro il palo del telefono che costeggia la strada. Mi sono subito precipitato per prestargli soccorso ma non era già più cosciente, non rispondeva. Ho chiamato il 118 e sono arrivati subito un'ambulanza e l'elicottero, ma il mio amico se n'era già andato».


IL RICORDO
Erano tutti increduli. e disperati. F.F., un altro dei ragazzi accorsi sul luogo dell'incidente, non riesce a darsi pace: «Uscivamo tutti assieme, eravamo una compagnia di coetanei. Francesco aveva da poco compiuto 17 anni e lo stavamo aspettando per dargli il regalo. Non riesco a credere che non ci sia più». Sul posto anche l'assessore Cristian Botteon, che abita poco distante e che ha subito informato il sindaco di San Pietro di Feletto, Maria Assunta Rizzo: «Conosco bene la famiglia di Francesco - afferma il primo cittadino - Siamo tutti sconvolti, queste sono tragedie che devastano le famiglie ma che segnano profondamente anche intere comunità. In questo momento di dolore e sconforto non possiamo che stringerci attorno ai famigliari».

 

Ultimo aggiornamento: 08:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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