Strage di Godega. Bagnino e istruttore di nuoto per disabili: chi era Daniele Ortolan, alla guida dell'auto quella tragica notte

La famiglia ha deciso di donare gli organi del ragazzo di 19 anni. Alla notizia la mamma si è sentita male

Lunedì 15 Agosto 2022 di Paolo Calia
Daniele Ortolan, morto nell'incidente a Godega di Sant'Urbano. Era alla guida dell'auto

GODEGA - Poco dopo mezzogiorno, non ha retto alla tensione. La notizia arrivata nel cuore della notte l'aveva gettata nella disperazione e poi lasciata sotto choc. Si trovava a Bibione in vacanza col marito Damiano e, nel cuore della notte, si è precipitata prima a Godega, poi a casa. Alla fine, dopo ore terribili, Tiziana Tavian, mamma di Daniele Ortolan, conosciutissima nella zona come la titolare del negozio di abbigliamento "L'arcobaleno di Cordignano", è crollata. Ha avuto un mancamento ed è stato necessario l'intervento della guardia medica con l'ambulanza. Non è stata ricoverata, ma i medici sono arrivati per un controllo. Nel frattempo fuori dall'abitazione di via Mazzini a Orsago, distrutti dal dolore, si trovavano la cognata e il fratello Andrea, zii di Daniele. Anche loro si sono precipitati per dare sostegno, conforto. Sono anche andati all'obitorio per le prime tragiche formalità. Una famiglia normale, ben voluta da tutti, serena, si è così ritrovata in un abisso di dolore da cui sarà complicatissimo uscire. Ma da cui emerge un gesto di generosità: il via libera della famiglia alla donazione degli organi.


IL RICORDO
Lo zio Andrea è l'unico che ha la forza per abbozzare un ricordo. A Daniele volevano bene tutti. Frequentava il liceo scientifico Flaminio di Vittorio Veneto e aveva una grande passione: il nuoto. Era tesserato per la società vittoriese Nottoli. È stato a lungo agonista e adesso si era ritagliato un ruolo di istruttore, soprattutto per i ragazzi disabili, e assistente alla vasca. «Un pezzo di famiglia che se ne va, un lutto incommensurabile», hanno commentato amaramente dalla società. Lo zio invece ricorda il nipote con grande commozione: «Era un ragazzo di 19 anni. A quell'età lì sei pieno di vita. Ci siamo passati tutti, sappiamo com'è, cosa si prova. Studiava ancora, amava il nuoto, aveva anche brevetto da bagnino.

Era un bravissimo ragazzo, buono, pieno di sogni e di progetti. Quanto è accaduto è una tragedia assurda». Fa una pausa, poi riprende con più vigore: «Ma voi che siete stati sul posto, mi sapete dire dove è successo? Dopo la curva? Sempre quella maledetta strada. Sempre quella. Sono anni che chiediamo che venga fatto qualcosa per metterla in sicurezza. Ci sono già stati altri incidenti. Sempre in quel punto».

IL MESSAGGIO DELLA MAMMA 


LA VISITA
Il paese si è stretto attorno alla famiglia. Fin dalle prime ore. Tanti i messaggi arrivati, le manifestazioni di solidarietà. I genitori non hanno però voluto vedere nessuno se non i familiari più stretti. Troppo grande il dolore per poterlo anche solo mostrare a qualcuno. Tra i primi a contattare i genitori è stato il sindaco di Orsago, Fabio Collot: «Cosa vuole, è successo un fatto gravissimo. In paese poi ci conosciamo tutti e certe cose sono tremende da affrontare». Nel pomeriggio è andato a trovare la famiglia Ortolan: «C'è poco da aggiungere - sottolinea - li conosco bene, soprattutto la signora Tiziana. Abbiamo parlato un po' di tutto ma sono veramente tanto provati. Quei quattro ragazzi si conoscevano bene, erano tanto amici. Chissà quante volte sono usciti insieme per divertirsi, come è giusto fare a quell'età. Anche le loro famiglie si conoscevano, da queste parti siamo una grande comunità. Non è possibile perdere quattro giovani così. L'incontro di oggi è stato quasi familiare, ho lasciato che fossero loro a parlare. È una tragedia davvero difficilissima da accettare».

In macchina con tre amici, Ortolan era alla guida


LA SICUREZZA
Il sindaco non può evitare l'argomento più scomodo di queste ore: la sicurezza. La strada maledetta, quella che porta a Godega, ha colpito ancora una volta: «La sicurezza viene prima di tutto - precisa - ma intervenire non è sempre semplice. Teniamo molto ai nostri ragazzi e quando accadono fatti come questi non ci sono parole. Attendiamo l'esito di tutti gli accertamenti per capire cos'è veramente accaduto, poi valuteremo tutti assieme le soluzioni da prendere». Il ferragosto di Orsago non avrà nulla di felice. L'aria di festa è stata spazzata via. L'amministrazione di Orsago, così come quella di Cordignano, stanno attendendo che le autorità diano i nulla osta per i funerali. Le famiglie sono ancora troppo sconvolte per decidere se fare una cerimonia unica o cerimonie distinte. I sindaci invece stanno valutando la possibilità di proclamare una giornata di lutto cittadino.

 

Ultimo aggiornamento: 16 Agosto, 11:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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