Cugine morte in A28. L'assicurazione risarcisce 235mila euro ai genitori di Jessica. A quelli di Sara offerti solo 30mila

Martedì 7 Febbraio 2023 di Giuliano Pavan
Cugine morte in A28. Offerti solo 30mila euro a Sara Rizzotto

CONEGLIANO (TREVISO) - «Non ho ancora parlato con il mio cliente ma gli consiglierò vivamente di sporgere querela. Siamo usciti dal processo accettando quei 70mila euro come liberalità per le due piccole perché non potevamo rinunciare. Questo non vuol dire essersi sottratti all'azione penale. Motivo per cui entro il 26 aprile la querela per lesioni ci sarà. Non abbiamo alcuna ragione per non presentarla». Parole dell'avvocato Giuseppe Gulli, legale di Devis Da Ros, l'ex compagno di Sara Rizzotto e padre delle sue due figlie, dopo che la Corte d'Appello di Trieste, per colpa della legge Cartabia, ha rinviato l'udienza contro l'imprenditore bulgaro Dimitre Traykov (che il 30 gennaio 2022 provocò l'incidente in cui morirono la 26enne di Conegliano e la cugina Jessica Fragasso, 20enne di Mareno di Piave) potrà usufruire di una rimodulazione della pena (8 mesi, passando 7 anni a una condanna a 6 anni e 4 mesi, ndr) perché non è presente, appunto, la querela relativa alle lesioni riportate dalle due bimbe che deve essere sporta da Devis Da Ros (fino al 30 dicembre scorso era procedibile d'ufficio). E che ancora non ha proceduto a depositare. Per l'avvocato Gulli non ci saranno problemi: «Abbiamo ancora un mese e mezzo per provvedere, e lo faremo».

I famigliari

Un vizio di procedura che ha costretto il procuratore generale Carlo Sciavicco a chiedere di riformare la pena, circostanza che non è piaciuta ai familiari delle vittime, costituitisi parti civili con gli avvocati Alessandra Nava (il papà, i nonni e lo zio di Sara Rizzotto) ed Enrico D'Orazio (i genitori di Jessica Fragasso). «Non ci saremmo voluti trovare in questa situazione - afferma l'avvocato Nava - confido che la querela venga depositata al più presto. Una riduzione di pena sarebbe un altro colpo per i congiunti di Sara». Sul punto è intervenuto anche il padre di Jessica, Alain Fragasso: «Lo chiamerò - ha dichiarato, riferendosi a Devis Da Ros - e cercherò di convincerlo a sporgere querela. In fondo in quell'incidente non è morta solo Jessica ma anche la madre delle sue due figlie: è una questione di giustizia che Traykov faccia in galera tutta la pena senza godere di ulteriori sconti». Già, perché i sette anni inflitti in primo grado sono già stati ridotti di un terzo grazie all'abbreviato, rito scelto dall'imprenditore bulgaro su consiglio dei suoi legali, gli avvocati Loris Padalino e Gianni Massanzana, che ieri hanno chiesto di ridurre ulteriormente la condanna del loro assistito elencando una serie di motivi, tra cui il fatto che il giudice non ha specificato per quale ragione è stato stabilito che Traykov fosse davvero alla guida del suv che ha tamponato la Fiat Panda delle due cugine.

Le reazioni

«Cercare di attenuare le responsabilità è un fatto gravissimo - ha affermato l'avvocato Nava - I famigliari di Sara non hanno avuto ancora un centesimo e con l'assicurazione ci sono stati soltanto contatti sterili. Siamo stati beffati». Soltanto i genitori di Jessica, infatti, sono stati risarciti (235mila euro ciascuno) dalla compagnia di assicurazione a cui si era affidata Sara Rizzotto. Quelli di Sara hanno ricevuto soltanto una proposta da 30mila euro. «L'assicurazione - spiega Nava - si è caratterizzata soltanto da comportamenti dilatori. Alle nostre numerose richieste hanno sempre fatto seguire il silenzio, a parte quell'offerta che riteniamo assolutamente inadeguata. La speranza è non dovere procedere con una citazione civile: il fatto che la compagnia non si trovi in Italia (per quanto abbia, nel nostro Paese, uffici di rappresentanza di cui uno a Trieste e l'altro a Treviso, ndr) renderebbe tutto il procedimento estremamente lungo e tortuoso».

 

Ultimo aggiornamento: 8 Febbraio, 07:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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