Schianto frontale, Giorgia muore a 26 anni: era l'unica figlia del presidente di Borgo Malanotte

Domenica 12 Febbraio 2023 di Giuliano Pavan
Giorgia Pizzinato

MARENO - Un impatto violentissimo, frontale. Sull'asfalto non c'erano nemmeno i segni di una frenata disperata. La parte anteriore della Citroen C3 su cui viaggiava Giorgia Pizzinato si è disintegrata, non lasciando scampo alla 26enne di Vazzola. La sua giovane vita si è spezzata in un attimo, dopo che la sua utilitaria ha invaso la corsia opposta finendo contro una Fiat 500 L condotta da una 38enne di Arcade che si è trovata di fronte l'utilitaria non potendo far nulla per evitarla.

La donna, estratta dall'abitacolo dai vigili del fuoco, è stata elitrasportata all'ospedale Ca' Foncello di Treviso in condizioni gravi. È ricoverata in terapia intensiva, e i medici si sono riservati la prognosi. I sanitari hanno disperatamente tentato di rianimare anche la 26enne, ma non c'era già più nulla da fare: dopo una decina di minuti, non hanno potuto far altro che constatare il decesso. Sul posto anche il sindaco di Mareno di Piave, Gianpietro Cattai: «Sono state immagini terribili che non potrò mai dimenticare - ha affermato - Quando accadono tragedie del genere non ci sono parole. Posso solo fare le mie più sentite condoglianze alla famiglia».

LO SCHIANTO
L'incidente si è verificato alle 19 di ieri, 11 febbraio, lungo via San Pio X a Mareno di Piave, un tratto di strada in cui è facile spingere sull'acceleratore, praticamente rettilineo, che gira leggermente a sinistra arrivando dal centro del paese. Per cause in corso di accertamento da parte della polizia locale, anche se non sembra l'alta velocità ad aver provocato lo schianto, la Citroen C3 di Giorgia Pizzinato ha iniziato a invadere la corsia opposta. Dalla semicurva a sinistra stava sopraggiungendo la Fiat 500 L della 38enne di Arcade. I fanali hanno illuminato i rispettivi abitacoli. Probabilmente nessuna delle due conducenti ha avuto il tempo di rendersi davvero conto di quello che stava accadendo. Una frazione di secondo in cui entrambe hanno avuto solo il tempo di alzare il piede dall'acceleratore, e di cercare di pigiare sul freno. Un riflesso che non ha evitato la tragedia. Le due auto si sono bloccate sul punto d'impatto, come se si fossero schiantate entrambe contro un muro. Ferme l'una di fronte all'altra. Distrutte. Gli airbag sono scoppiati, ma hanno funzionato soltanto per la donna di Arcade. Pur essendo avvenuto in un tratto lontano dalle case, in una zona circondata da vigneti e campi, il botto è stato avvertito a centinaia di metri di distanza.

I SOCCORSI
L'allarme è scattato subito. In via San Pio X, che è stata chiusa per permettere le operazioni di soccorso con la polizia locale che ha deviato il traffico, si è precipitata una squadra dei vigili del fuoco, un'ambulanza e l'elicottero decollato dall'ospedale di Treviso. I pompieri, assieme ai sanitari del Suem, hanno estratto dai rispettivi abitacoli le due donne. Una volta stabilizzata, la 38enne di Arcade è stata caricata in elicottero e trasportata d'urgenza al Ca' Foncello. Giorgia Pizzinato è stata stesa sull'asfalto, vicino alla sua auto distrutta. I soccorritori hanno iniziato le manovre di rianimazione. Ma senza successo. La 26enne non dava alcun segno di vita. Una decina di minuti di tentativi non hanno portato ad alcun risultato. Il cuore di Giorgia non batteva: aveva smesso quando ancora era seduta al volante. E non ha più ripreso a farlo. La notizia della sua morte si è subito diffusa in paese. Sia a Mareno di Piave che a Tezze, lasciando due comunità sgomente e sotto choc.

IL DOLORE
«Sono sconvolto. La morte di una ragazza così giovane, in un modo come questo, ci lascia atterriti». Giovanni Zanon, il sindaco di Vazzola, appena appresa la notizia della morte di Giorgia Pizzinato è rimasto impietrito. «È la figlia di Lucio» ha detto, trattenendo a stento le lacrime. Il padre di Giorgia, figlia unica, è infatti il presidente di Borgo Malanotte, l'associazione culturale ideatrice di una lunga serie di eventi, da Calici di Stelle alla festa del borgo con gli antichi mestieri. Non c'è una Pro Loco che non conosca Lucio, titolare di un'impresa individuale che si occupa di lavori edili e ristrutturazioni. E anche Giorgia, che non abitava più a Tezze con i genitori da qualche tempo e che aveva lavorato al centro commerciale Conè e poi Shani Bar Capiottin di Codognè, era una ragazza molto conosciuta in paese, pur essendo riservata, e amava i tatuaggi e gli animali.

Ultimo aggiornamento: 17:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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