Paura in A27 per l'assessore Zampese, a fuoco l'auto con la moglie e i due bambini: «Salvi per un soffio»

Domenica 3 Gennaio 2021 di Paolo Calia
La carrozzeria dell'automobile devastata dalle fiamme
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TREVISO - «Sono ancora scosso». Sandro Zampese, assessore comunale ai lavori pubblici, ricostruisce con grande lucidità l’avventura che ha dovuto affrontare ieri nel primo pomeriggio. Viaggiava a bordo della sua auto assieme alla famiglia, la moglie Sara e i figli Beatrice di cinque anni a Jacopo di uno, lungo l’autostrada A/27 quando, all’incirca all’altezza di Conegliano, il mezzo ha preso fuoco. Zampese e la moglie hanno però avuto la prontezza di riflessi e la freddezza di accostare subito, prendere i bambini, scendere dall’auto e allontanarsi in più possibile in attesa dei soccorsi.

LO SPAVENTO
«A un certo punto, mentre stavamo viaggiando e velocità normale lungo l’autostrada - racconta Zampese - le spie sul cruscotto della mia auto si sono accese tutte, come impazzite. Non riuscivo a capire cosa stesse accadendo. Poi mia moglie mi ha detto “sento puzza, qualcosa sta bruciando”. E subito dopo ho visto uscire del fumo dalla parte anteriore dell’auto, forse dal cofano». Zampese ha quindi rallentando, accostando in corsia d’emergenza e fermando l’auto. «Siamo scesi di corsa prendendo i bambini - continua - e ci siamo allontanati il più possibile». La situazione non era delle migliori: da una parte l’auto sempre più avvolta da un fumo nero; dall’altro il timore di essere pur sempre a piedi lungo un’autostrada. E per quanto le limitazioni di questi giorni abbiano ridotto di molto il traffico in circolazione, qualche mezzo che sfrecciava accanto c’era. E poi il tempo: la pioggia ci ha messo del suo a rendere ancora più complicata una situazione già di per sé pericolosissima. 
AIUTI
Col passare dei secondi il fumo si è ben presto trasformato in fiamme sempre più alte. La parte anteriore dell’auto ne è stata ben presto avvolta. Una scena impressionante, immortalata anche da alcuni automobilisti di passaggio, che hanno avvisato i soccorsi. Sul posto sono arrivati i Vigili del fuoco per mettere il mezzo in sicurezza. «Abbiamo avuto paura- ammette l’assessore trevigiano - ero andato a prendere mia moglie e i bambini, stavamo tornando a casa in tutta tranquillità. Non ci saremmo mai aspettati una cosa del genere. Per fortuna siamo riusciti a reagire e ad allontanarci. In quel momento ho pensato solo a far scendere tutti». La famiglia Zampese non è però rimasta da sola. Qualche automobilista, vedendo le fiamme e delle persone con bambini piccoli a piedi accanto al guardrail, si è fermato. L’assessore è stato riconosciuto e la notizia di quanto accaduto ha fatto subito il giro della città. A essere soccorse in tempi rapidi sono state la moglie e i bambini, saliti sull’auto di una famiglia di passaggio che ha portato i primi aiuti. Zampese è invece rimasto accanto all’auto fino all’arrivo dei Vigili del fuoco e di un parente che lo ha poi riportato a casa. «Nell’incendio, tra le altre cose, è andato bruciato il portafoglio e il telefono di servizio del Comune. Per fortuna i bambini non si sono spaventati troppo e i soccorsi sono stati rapidi».
LE CAUSE
Passato lo spavento, sarà da capire cosa sia successo. Non è la prima volta che un’auto prende fuoco lungo la A/27. Nell’ultimo mese è già capitato in almeno un’altra occasione. Nel caso di Zampese, le fiamme sono partite dalla parte anteriore, probabilmente da sotto il cofano, dove si trova il motore.

Adesso saranno i tecnici dei Vigili del fuoco a tentare di capire cosa sia successo. Di sicuro l’assessore a la sua famiglia hanno fatto tutto quello che bisogna fare in casi come questi. Appena si avverte il pericolo, come un comportamento anomalo delle spie, odore di bruciato e fumo, bisogna fermare subito il mezzo e allontanarsi senza perdere tempo nel recuperare cose non necessarie. Una volta a distanza di sicurezza, chiamare i soccorsi e attendere stando bene attenti ai mezzi in arrivo. «Alla fine - conclude Zampese - possiamo dire che è andata molto bene».

Ultimo aggiornamento: 11:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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