Folle fuga, speronamento e feriti. Giostrai già scarcerati dal giudice

Martedì 24 Settembre 2019 di Denis Barea
Folle fuga, speronamento e feriti. Giostrai già scarcerati dal giudice
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TREVISO - «Non siamo ladri, non ci siamo fermati perché chi guidava aveva bevuto». Jason Granziol, 25 anni, e Edward Cavassa, 20, hanno deciso di rispondere alle domande del gip Angelo Mascolo durante l'udienza di convalida dell'arresto che si è svolta ieri mattina. E hanno raccontato la loro versione dei fatti accaduti alle due del mattino di sabato quando sono finiti in manette dopo la loro folle fuga in auto. Per loro il giudice ha disposto la scarcerazione e la misura cautelare dell'obbligo di presentazione alle forze dell'ordine. Granziol e Cavassa, entrambi difesi dall'avvocato Fabio Crea, sono due dei tre protagonisti del rocambolesco inseguimento finito con lo speronamento di una vettura della polizia proprio da parte della Golf in cui si trovavano i giovani, guidata dal terzo del gruppo, il 20enne Reyl Battistutti. Per quest'ultimo l'udienza di convalida è stata rinviata dato che si trova ancora ricoverato, in stato di sedazione, all'ospedale Ca' Foncello di Treviso. Tutti sono accusati di lesioni personali e resistenza aggravata a pubblico ufficiale.
 
INTERCETTATI«Quando siamo stati intercettati dalla polizia -hanno detto Granziol e Cavassa durante l'interrogatorio- eravamo appena usciti dal secondo bar in cui eravamo stati. Reyl aveva bevuto, si è spaventato e ha deciso di scappare. Noi gli abbiamo detto di non farlo e di fermarsi ma lui ha voluto continuare». Un racconto che non quadra con quello che emerge da quanto riportato invece dagli agenti della Volante che si è lanciata all'inseguimento dell'auto guidata da Battistutti e che, poco distante dall'incrocio di viale Luzzatti, è stata buttata fuori strada da una manovra del ragazzo. Una violenta sbandata l'ha fatto finire contro un marciapiede, causando ferite fortunatamente lievi ai poliziotti.
LA RICOSTRUZIONESecondo la ricostruzione fornita dalle forze dell'ordine alle 2,40 di domenica mattina scatta l'allarme anti furto della Coloreria Camolei in zona Fonderia. Sul posto arrivano alcune Volanti e viene notato un sospetto con in mano una torcia che, alla vista dei poliziotti, riesce però ad allontanarsi nascondendosi tra la vegetazione dei fossati vicini. Passano pochi minuti e la Golf con a bordo i tre ragazzi viene notata da una Gazzella dei carabinieri nei pressi di via Pisa. Il sospetto è che si tratti dei ladri che hanno provato a scassinare la coloreria. Con la polizia e i carabinieri alle calcagna Battistutti mette in scena una fuga a folle velocità ignorando i numerosi richiami all'alt. Il ragazzo ci va giù pesante con l'acceleratore e ai tentativi dei poliziotti di affiancare il mezzo avrebbe risposto con improvvise sterzate contro la Volante. Arrivati all'incrocio con viale Luzzatti, sfrecciando a più di 100 chilometri all'ora, la Golf che non riesce a scrollarsi di dosso gli inseguitori avrebbe tentato allora il tutto per tutto provando a mandare fuori strada l'auto dei poliziotti, che viene colpita sul lato sinistro. Ma anche Reyl Battistutti perde il controllo e finisce la sua corsa contro un muretto. 
AUTO SOSPETTASull'episodio dello speronamento Granziol e Cavassa hanno detto al gip di «aver avuto l'impressione che sia stata la macchina della polizia a venirci addosso e a farci sbandare». Nel frattempo proseguono le indagini nel tentativo di individuare il presunto quarto componente della banda, forse allontanatosi con una seconda auto sospetta che era stata notata nella zona nello stesso orario del tentativo di scasso che ha fatto scattare l'allarme alla coloreria.
Denis Barea

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