FARRA DI SOLIGO - Quando è scoppiato un incendio in casa, il suo primo istinto è stato portare fuori i tre figli. Ha salvato la sua famiglia dalle fiamme la donna di origine marocchina che con marito e figli vive nell'appartamento di via San Francesco andato a fuoco ieri sera poco dopo le 18.30, lungo la strada provinciale dei Colli, davanti alla storica cantina Villa Maria del conte Rambaldo Bevacqua di Panigai. La strada è rimasta chiusa per quattro ore, fino al termine del lungo intervento dei pompieri e tutta la zona circostante è stata sgomberata per la paura che alcune bombole di gas all'interno delle case potessero esplodere e peggiorare la situazione.
LA PAURA
L'incendio, come poi appurato dai tecnici dei vigili del fuoco, è stato causato dal malfunzionamento della canna fumaria di una stufa a legna della cucina al primo piano.
I DANNI
L'incendio oltre ad aver distrutto e reso inagibile l'abitazione della famiglia marocchina, ha danneggiato pure le due abitazioni adiacenti, costringendo tutti a trovare momentaneamente accoglienza da parenti o amici. La preoccupazione maggiore era inizialmente la presenza in casa di alcune bombole di gas, che se fossero scoppiate avrebbero provocato gravissime conseguenze. Il capofamiglia Hassane Dahchar, che lavora alla ditta Morassuti di Farra, è corso sul posto disperato: «Avevo acquistato questo piccolo appartamento con enormi sacrifici, per dare un futuro ai miei figli. Ora abbiamo perso tutto, ci sono rimasti soltanto i vestiti che avevamo in dosso. In pochi minuti ci siamo visti andare in fumo il lavoro di una vita». Sul posto anche il sindaco Mattia Perencin, che sta ora valutando in che modo il Comune potrà dare un concreto aiuto a questa famiglia che da quasi vent'anni vive e lavora in paese.