Incerto sulla bici, poi cade a terra: impresario ucciso da un malore improvviso

Lunedì 4 Maggio 2020 di Gabriele Zanchin
Incerto sulla bici, poi cade a terra: impresario ucciso da un malore improvviso
GODEGO - Era uscito di casa di buon'ora, in sella alla sua bicicletta per una pedalata salutare, approfittando della bella giornata: è stato colto da un improvviso malore che non gli ha lasciato scampo. Neppure il tempo di rendersi conto di cosa stesse accadendo: l'uomo è caduto a terra senza più riprendersi. A nulla è valso l'intervento del Suem, allertato da alcuni passanti che hanno assistito alla tragedia. È morto così Ignazio Civiero, 74 anni, impresario edile in pensione: abitava con la famiglia in via Vegre.

LA TRAGEDIA
È accaduto verso le 7.30 in via lungo Muson. Sul posto, oltre a medici del Suem 118 che in pratica ne hanno constatato la morte, anche i carabinieri di Castelfranco per i rilievi. Civiero lascia la moglie Emilia Priamo e i figli Fabio, 43 anni, Sonia, 39 anni e Mauro di 35. Non è ancora stata fissata la data del funerale che comunque si terrà in forma privata nel rispetto delle restrizioni imposte dall'emergenza coronavirus. La scomparsa di Civiero ha lasciato la comunità senza parole.

IL RICORDO
«Era una bravissima persona, un lavoratore eccezionale». Lo ricorda così il sindaco Diego Parisotto che lo conosceva bene. Anche la famiglia è sotto choc. Ignazio Civiero ieri mattina aveva inforcato la sua bici per farsi un giro in zona. Giunto in via lungo Muson, stava tornando verso casa e mentre stava affrontando la rotatoria del PepeNero si è sentito male. Alcune persone lo hanno visto procedere con andatura incerta per qualche metro, cadere sull'asfalto, contro il quale ha battuto la testa, senza più riprendersi. Subito hanno capito la gravità della situazione e allertato i soccorsi. Sul posto sono giunte l'ambulanza del Suem 118 e una pattuglia dei carabinieri. Medico e infermiere comunque hanno dovuto constatare che per l'anziano non c'era più nulla da fare. Sempre ieri mattinata è stata eseguita l'ispezione cadaverica che ha confermato le cause naturali della morte. La notizia ha fatto in breve il giro del paese perché Ignazio era molto conosciuto: «Era una persona umile -ricorda ancora il sindaco. La sua scomparsa ci addolora molto, siamo vicini alla sua famiglia».

Grande lavoratore, nonostante la sua età non disdegnava seguire il figlio Fabio che ha preso in mano le redini dell'impresa. Negli ultimi anni aveva comunque rallentato anche per via del suo cuore ballerino che ieri l'ha tradito. Appassionato di sport e di calcio da giovane aveva militato nella Godigese e poi con il Riese. Ancora adesso a Riese, quelli di una certa età, ricordano il rosso de Godego come un terzo tutta grinta ma con un cuore grande. Caratteristiche che ha mantenuto intatte e che gli sono valse tanti attestati di stima e affetto. Nella messa in streaming di ieri, don Gerardo Giacometti ha dato la notizia e invitato la popolazione a pregare e stringersi alla famiglia.
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