TREVISO - «Le uniche a poter intervenire sono le altre banche». Nel braccio di ferro per il salvataggio di Veneto Banca e Popolare di Vicenza, l'Ue insiste sulla necessità di un ulteriore miliardo di euro di capitale privato. E allora la domanda ricorrente è: chi può sostenere questo esborso? Per Maria Cristina Piovesana, presidente di Unindustria Treviso, la risposta è chiara: «Sono stati sollecitati investimenti da parte di imprenditori. Ma oggi gli imprenditori sono impegnati in altro, dalla trasformazione dell'Industry 4.0 ad una ripresa che si inizia a vedere, ma deve essere consolidata: dunque non possiamo minimamente distogliere attenzione e risorse dalle nostre aziende. A questo punto, è importante che questo privato di cui si parla sia rappresentato dalle altre banche». Tanto più, fa notare la leader degli industriali della Marca, che le conseguenze di un mancato intervento rischierebbero di propagarsi ben oltre Montebelluna o Vicenza: «Potrebbe esserci un danno molto più grave non solo per le nostre due banche, ma per tutto il sistema bancario italiano. Si scatenerebbe un'epidemia pericolosissima. Da questo punto di vista, ritengo non si possa rischiare in alcun modo».
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