TREVISO - Ha cercato di attraversare il confine tra la Svizzera e l'Italia di Como Brogeda nascondendo nelle tasche 61.500 euro in contanti. L'uomo, un imprenditore trevigiano di 60 anni, aveva riferito che con sé non aveva nulla da dichiarare ma una rapida ispezione lo ha subito smascherato, mettendolo nei guai.
A indurre a un più attento controllo anche il mezzo guidato dall'uomo, una Jaguar fiammante. Il sequestro, effettuato dalla Guardia di Finanza, è avvenuto al valico autostradale, in ingresso in Italia. L'imprenditore ha affermato di non avere merci o valuta da dichiarare, ma dal controllo è emerso che nelle tasche della giacca aveva 98 banconote di vario taglio per un totale di 61.500 euro.
Del denaro trasportato illecitamente (per la legge è tale quello che eccede i 9.999 euro) è stato sequestrato immediatamente il 50%, per un importo di 25.750 euro, in attesa che il Ministero dell'Economia e delle Finanze definisca la sanzione da applicare al trasgressore, oggi variabile fra il 30 e il 50% della somma irregolarmente trasportata. L'imprenditore, sentito dal personale presente alla Dogana, non ha voluto spiegare il motivo, né l'origine del denaro, prelevato, con ogni probabilità, da qualche banca elvetica.
Ultimo aggiornamento: 14 Marzo, 07:06
A indurre a un più attento controllo anche il mezzo guidato dall'uomo, una Jaguar fiammante. Il sequestro, effettuato dalla Guardia di Finanza, è avvenuto al valico autostradale, in ingresso in Italia. L'imprenditore ha affermato di non avere merci o valuta da dichiarare, ma dal controllo è emerso che nelle tasche della giacca aveva 98 banconote di vario taglio per un totale di 61.500 euro.
Del denaro trasportato illecitamente (per la legge è tale quello che eccede i 9.999 euro) è stato sequestrato immediatamente il 50%, per un importo di 25.750 euro, in attesa che il Ministero dell'Economia e delle Finanze definisca la sanzione da applicare al trasgressore, oggi variabile fra il 30 e il 50% della somma irregolarmente trasportata. L'imprenditore, sentito dal personale presente alla Dogana, non ha voluto spiegare il motivo, né l'origine del denaro, prelevato, con ogni probabilità, da qualche banca elvetica.
