Lubiana amara per le Pantere dell'Imoco, sfugge la Champions

Lunedì 23 Maggio 2022 di Luca Anzanello
Lubiana amara per le Pantere dell'Imoco, sfugge la Champions

LUBIANA - L'Antonio Carraro Imoco Conegliano si scuce dalla maglia il titolo di campione d'Europa. A poco più di 12 mesi dal ko subìto a Verona, il VakifBank Istanbul si prende la rivincita e all'Arena Stozice della capitale slovena regola in quattro set le pantere trevigiane, alle quali non sono bastati i 39 o 40 (i tabellini discordano) punti di Paola Egonu, quasi annullati dai 33 errori di squadra commessi nelle due ore di gioco a fronte degli appena 11 delle ragazze di coach Giovanni Guidetti. A proposito di Egonu, per lei e per le altre senatrici Folie e Sylla è stata l'ultima partita con la maglia di Conegliano, che ripartirà comunque da uno zoccolo duro di altre campionesse di lungo corso, a partire da Wolosz e De Gennaro.

TANTI TIFOSI
Sono più di 1.500 i tifosi di Conegliano che hanno raggiunto il maestoso impianto sloveno, dove entrambi i tecnici schierano la formazione migliore. Come in precedenti occasioni, è il VakifBank a partire meglio con un 3-0 che tuttavia non muove sopracciglia in casa Imoco. Egonu inizia pian piano a entrare in partita, ma Wolosz è attenta a non trascurare le altre attaccanti. Muri protagonisti in entrambe le metà campo, soprattutto quella giallobiancoblù che dà l'idea di avere studiato molto bene Haak, la quale chiuderà il primo set con solo 5 punti, la metà esatta di quelli di Egonu che tuttavia non riesce a superare il 33% di efficacia in attacco, appena meno del 35% di squadra. Il problema, per l'Imoco, è che gli errori in attacco delle pantere si concentrano nel finale, con Egonu e Plummer poco precise: finisce così nel cestino quel break che aveva portato Conegliano a issarsi sul 13-9: un vantaggio gestito fino a quota 21, momento del contro sorpasso delle turche che si portano 1-0 con Gabi. Mentre le squadre cambiano la metà del campo, la statistica che balza agli occhi è quella degli errori: 11 per le pantere, appena 2 per le ragazze di Guidetti. Se c'è una squadra che deve correggere il tiro è evidentemente Conegliano, che però rientra in campo con nuove incertezze. Chi sbaglia poco o nulla è invece Haak, che nel secondo parziale contribuirà ad alzare notevolmente la media in attacco del Vakif (dal 35 al 57%). Il muro di Bartsch sulla connazionale Plummer costringe Santarelli a prendere provvedimenti: prima un time out, poi l'uscita di Folie (in rete un suo attacco, cosa rara) per Vuchkova, e poco dopo anche quella di Plummer per Courtney. Cambiano le effettive, ma gira e rigira l'attacco coneglianese è Egonu, che fa il suo mettendo altri 10 punti in cascina, non seguita adeguatamente dalle compagne di reparto. Ogbogu e Haak vanno in crescendo nel finale di set. Entra anche Omoruyi per Sylla, ma ormai è tardi: il Vakif ha 5 setball, Egonu ne annulla un paio poi Guidetti chiama il più saggio dei time out. Al rientro, la Paola nazionale sbaglia dai 9 metri ed è 0-2.

RIMONTA
L'Imoco è attrezzata per rimediare a situazioni così critiche e cerca di dimostrarlo ancora una volta: Plummer dà alla sua squadra un vantaggio che durerà fino al 10-11 firmato da Haak. I soliti errori e la svedese danno il + 4 al VakifBank, che con Gabi martella a ripetizione. Di là, però, c'è una Egonu efficace come al solito e questa volta meno sola in attacco: Sylla, Folie, Plummer danno una grossa mano per vincere il primo set del pomeriggio e almeno prolungare la partita. Nel quarto Conegliano parte meglio (8-3), ma Guidetti tesse senza fretta la tela che porta prima al pari e poi al break decisivo (da 13 pari a 20-24). Gabi, super protagonista della finale, la chiude.

 

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