Rifiuti, umido in casa per 9 giorni. Rivolta degli utenti contro Contarina

Venerdì 19 Aprile 2019
Rifiuti, umido in casa per 9 giorni. Rivolta degli utenti contro Contarina
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TREVISO - In città, soprattutto nei quartieri, è scoppiata la guerra dell'umido. Per nove giorni, da ieri fino a sabato 27, Contarina non passerà a raccogliere lo scarto di cibi e materiale organico. In poche parole: migliaia di famiglie saranno costrette a tenersi tutto in casa. E chi ha la possibilità di sfruttare il giardino avrà anche disagi limitati, chi vive in appartamento invece dovrà fare i conti con un bidone molto puzzolente e di certo poco gradevole. Il calendario di Contarina però non lascia scampo: se in centro e nella zona fuori Mura, quindi a ridosso della città storica, la raccolta è comunque garantita sabato 20 e martedì 23, nei quartieri periferici dove vive tre quarti dei residenti c'è un buco di ben nove giorni. Ed è rivolta. 
 
RIMEDIDecine di segnalazioni sono piovute su Ca' Sugana. Cittadini infuriati per quello che definiscono un disservizio. Poi la protesta è dilagata su Facebook e sui social. In Comune hanno allargato le braccia rispondendo a tutti che le giornate di raccolta dei rifiuti sono concordate con Contarina e fissate da un contratto e che quindi margini per poter intervenire non ce ne sono. Gli assessori all'Ambiente Alessandro Manera e ai Lavori Pubblici Sandro Zampese hanno quindi provato a trovare una soluzione contattando direttamente Contarina e il Priula per chiedere un passaggio in più spezzando così i nove giorni di mancata raccolta. Risposta: «Si può fare, ma sarebbe un passaggio non previsto, da aggiungere a quanto stabilito dal contratto». E a Ca' Sugana è arrivato un preventivo da 18.400 euro subito respinto al mittente. L'umido, insomma, nei quartieri non verrà raccolto fino al 27 aprile. E la protesta intanto sale di tono, così come la sensazione che in città ci siano cittadini di serie A e di serie B. E cresce anche l'irritazione dell'amministrazione comunale che con Contarina non ha mai avuto rapporti, per così dire, sereni.
LA TRATTATIVA«Siamo a conoscenza di questo problema e abbiamo chiesto a Contarina di fare un servizio in più - conferma Zampese - ma ci è stato risposto che viene eseguita una raccolta prima del periodo festivo e una subito dopo, come sempre». Ma se questo ragionamento può valere per periodi brevi, per esempio i tre giorni dedicati alle feste natalizie dal 24 al 26 dicembre, traballa quando i giorni diventano nove e più di metà città ne viene coinvolta. Su questo argomento hanno fatto leva Zampese e Manera, ma con scarsi risultati: «Io e l'assessore Manera, pienamente coinvolto nella questione perché si tratta anche di una vicenda con risvolti ambientali piuttosto problematici, abbiamo fatto presente che tenere l'umido in casa può essere un problema per chi non ha giardino o spazi all'aperto - continua l'assessore - ma il calendario che abbiamo oggi è frutto di un contratto ereditato, con i giorni dedicati alla raccolta già definiti. Abbiamo quindi chiesto un servizio in più, sentendoci rispondere che era possibile farlo ma pagando in quanto non previsto dal contratto. E ci è arrivato un preventivo inaccettabile». Morale: l'umido non verrà raccolto. Zampese non può quindi fare altro che annunciare cosa fare per evitare altre situazioni simili: «La raccolta dei rifiuti riguarda il bacino d'ambito e a decidere è solo il Priula. Quello che possiamo fare è chiedere un'integrazione del contratto per quei servizi non previsti. Siamo anche disposti a pagare qualcosa in più, ma non certo le cifre che ci sono state prospettate».
Paolo Calia
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