VENEZIA - Altre due pagine Facebook sotto inchiesta per le minacce e le offese rivolte a Bebe Vio, dopo quella fatta oscurare dalla Polizia postale la scorsa settimana nell'ambito di un'inchiesta avviata per i reati di minaccia grave e istigazione a delinquere. Nel corso delle indagini disposte dal procuratore reggente di Venezia, Adelchi D'Ippolito, gli agenti si sono imbattuti in altre due pagine piene di commenti ingiuriosi e di dichiarazioni offensive nei confronti della campionessa paralimpica di scherma. Gli investigatori della Postale sono al lavoro per cercare di identificare tutte le persone che hanno postato commenti che possano configurare un reato, per poi poterle perseguire penalmente.
Il fascicolo d'inchiesta è stato aperto sulla base di una segnalazione del Codacons: l'associazione dei consumatori ha sollecitato provvedimenti nei confronti delle persone che in maniera vile, approfittando dell'anonimato garantito dalla Rete, hanno incitato all'odio e alla violenza nei confronti di Bebe Vio.
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