The Foscarini, l'hotel gestito con un'app. Il titolare: «Oggi i clienti vogliono sempre più autonomia e così gliela diamo» L'intervista

Domenica 28 Maggio 2023 di Matteo Negro
The Foscarini, l'hotel gestito con un'app

MOGLIANO VENETO (TREVISO) - La capacità di stare al passo con i tempi e talvolta pure anticipandoli, la forte passione per l’innovazione, la curiosità di spingersi fino alla Silicon Valley in California quando quel nome era ancora sconosciuto ai più, soprattutto in Italia. Patrizio Bof, classe 1967 di Montebelluna, ha saputo nuovamente declinare la propria personalità e le proprie competenze nella realizzazione dell’hotel The Foscarini.


Da dove è partita l’idea di un hotel (quasi) completamente automatizzato?
«Negli ultimi anni, il mondo dell’hospitality si è trovato davanti a due importanti rivoluzioni: la prima, imprevedibile, dettata dall’emergenza Covid che ha condotto il comparto a una profonda crisi anche economica ma non solo, la seconda è stata la sempre crescente digitalizzazione. Il cambiamento del modello su cui è basato questo settore è stato un passo obbligato».


I tempi erano maturi, dunque, ma quale è stata l’ispirazione?
«Non vengo da questo ambito, quello dell’albergatore è un mestiere complicato. Ho solo voluto mettere a frutto le mie esperienze come utente e viaggiatore. Certo, ho guardato cosa c’è all’estero, osservando piccole strutture come i boutique-hotel, ma anche realtà extra-alberghiere per trarne spunto».


Chi è l’utente di The Foscarini?
«Il nostro cliente-tipo è fra i 35 e i 65 anni, ha dimestichezza con le tecnologie, vuole tutto a portata di mano. E infatti gli è sufficiente uno smartphone per avere, in autonomia, ciò che cerca».


Dobbiamo aspettarci anche una nuova tipologia di utenti?
«I repeater (chi va sempre nello stesso posto di villeggiatura, ndr) stanno finendo. Il cliente è cambiato. Oggi occorre individuare con precisione a chi ci si vuole rivolgere con il proprio business. Allo stesso tempo, è fondamentale fidelizzare il proprio pubblico in altri modi e con nuovi linguaggi. L’albergo per “ogni stagione”, inteso come uguale a se stesso, pur con il passare di decenni e mode, non esiste più».


Il concetto di hospitality è oramai obsoleto?
«Senz’altro è tempo di cambiare il punto di vista. Basti pensare che i maggiori player del settore sono Airbnb e Booking, aziende che non possiedono nemmeno una struttura ricettiva. Con The Foscarini ho voluto capovolgere il punto di partenza: l’infrastruttura è pensata e realizzata partendo dall’esperienza dell’ospite, non di quella del gestore».


Di fronte a tanta automazione, qualcuno potrebbe temere una perdita di posti di lavoro...
«Per noi automatizzare è stata la chiave di svolta: una struttura di sole 31 camere risulterebbe anti economica nella sua gestione. Dobbiamo poi considerare che il mondo del lavoro è in continua trasformazione, ma offre anche tante opportunità: siamo dinanzi a una sempre maggiore umanizzazione della digitalizzazione, ma non per questo non saranno necessarie nuove figure professionali. Ci saranno nuovi bisogni che creeranno una nuova domanda di lavoro».


C’è spazio per la sostenibilità ambientale in questa rivoluzione?
«Assolutamente. Basti pensare a come la digitalizzazione può ridurre l’utilizzo della carta nelle comunicazioni. Dobbiamo pensare a ogni prodotto ma anche al suo riutilizzo, alla sua possibile seconda vita. Dico di più: la sostenibilità è oramai un dovere».


L’Intelligenza artificiale rappresenta un rischio o unopportunità?
«Faccio un esempio: grazie alla AI ho a disposizione una serie di dati che mi aiuteranno nel lavoro. Già adesso posso sapere che qualcuno in California sta pensando di venire a Venezia fra sei mesi, cercando una struttura dove alloggiare. Questo è solo un esempio di ciò che consente l’intelligenza artificiale, occorre solo saperla usare».


Nessun rischio, quindi…
«Il mondo va veloce, bisogna essere allenati con esperienze reali per poter poi per saper utilizzare ciò che offre la tecnologia. È una cosa che non possiamo escludere, occorre imparare a viverla e prenderci ciò che di buono ci può dare».

Ultimo aggiornamento: 10:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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