Attacchi hacker alle auto, da Montebelluna il progetto di Yarix per sconfiggerli sbarca all'Appiani

Domenica 8 Gennaio 2023 di Alfredo Baggio
Mirco Gatto, ceo di Yarix, l'azienda che si batte contro gli hacker delle auto

TREVISO - Prende vita a Treviso l'unità di cybersecurity per le auto del futuro. Il progetto è targato Yarix, società nata a Montebelluna e che presto trasferirà il quartier generale e i suoi 250 dipendenti all'Appiani. Oggi per molti l'idea che sia possibile hackerare l'auto sembra quasi una fantasia da cinema fantascientifico, eppure ben presto la maggior parte delle automobili avrà un computer di bordo estremamente potente che, se hackerato, potrebbe causare non pochi problemi all'autista.

Se negli anni i pirati informatici hanno dato dimostrazione dei seri danni che le loro attività possono comportare prendendo di mira grandi aziende, se non addirittura gli uffici governativi, oggi con il diffondersi delle vetture smart si prospettano ulteriori sfide per gli esperti di cyber- security.

La tecnologia

Cosa accadrebbe se un hacker riuscisse ad azionare i freni di un'auto in corsa, oppure a prendere il controllo del pilota automatico di cui alcuni autoveicoli dispongono? Le possibilità sono infinite, e Yarix si propone come la soluzione a tutte le spiacevoli evenienze che una situazione del genere può presentare. Al momento questo tipo di hacking non rappresenta davvero un problema concreto, almeno in Italia, ma Yarix ha deciso di mettere le mani avanti creando un'unità operativa specializzata. La storia dell'azienda nasce nel 2014, quando la toscana Var Group decide di acquisire la maggioranza di Cyres Consultino Services, azienda tedesca di Monaco nell'ambito della sicurezza informatica per l'industria automobilistica. Sarà questo infatti un settore strategico in grandissima crescita, che non riguarderà specificamente solamente le automobili ma anche tutto il contorno ad esse legato. Si sta infatti lavorando per rendere la mobilità sempre più smart, creando sempre più sensoristica per le automobili.

La squadra

Moltissimi dei veicoli più moderni sono muniti di complessi computer di bordo che calcolano dati costantemente, dando e ricevendo risposte da tantissimi altri dispositivi. E riuscendo a gestire un enorme numero di funzioni dell'auto diventeranno, a meno di possedere un sistema di sicurezza affidabile, preda facile degli hacker. Anche senza mettere a rischio la vita dell'automobilista, un hacker potrebbe bloccare le portiere e chiedere un riscatto al proprietario, tutto senza mai doversi mostrare di persona. La risposta è quella di prestare una notevole attenzione a tutti i passaggi della filiera per evitare il peggio. Un anno fa era stato preso di mira un software del fornitore di servizi IT Kaseya e se una cosa simile succedesse a Tesla le conseguenze sarebbero disastrose: un blocco generale di tutti i modelli in circolazione. Ecco allora la scelta di Yarix e, nonostante al momento i suoi servizi non siano necessari a molti, nel giro di pochi anni potrebbero essere in tantissimi ad avvalersi delle loro competenze nell'ambito della sicurezza informatica.

 

Ultimo aggiornamento: 14:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci