LORIA (TREVISO) - Finisce nel mirino dell'Usl l'operato di Massimo Falcoz, medico di base di Loria.
L'AGENDA
Nella sua agenda pazienti, il dottor Falcoz ne conta circa 1.800 di cui una cinquantina arrivati negli ultimi due anni dopo l'avvento del Covid. Un afflusso che il medico stesso attribuisce alla cronica carenza di figure come la sua nel territorio, sia per pensionamenti, sia per l'attenzione dedicata ai pazienti in sede di controllo dello stato di salute e somministrazione dei farmaci. Ma soprattutto a Loria, dove nella frazione di Castione c'è una scuola no vax, ci sono testimonianze di persone che sottolineano come i contrari alla vaccinazione abbiano deciso di cambiare medico dopo aver saputo delle presunte esenzioni vaccinali rilasciate da Falcoz. «Sicuramente non l'hanno fatto perché da me possono ottenere qualcosa sulle esenzioni ribatte Falcoz . Ho conosciuto e ho parlato con queste persone e molto probabilmente mi hanno scelto perché faccio un'anamnesi attenta con visite che durano anche mezz'ora. Non faccio certificazioni né false né facili. Non sono stato un medico massimalista e in questo periodo dove c'è carenza, io sono uno dei pochi che ha ancora disponibilità».
LA CHIUSURA
Sabato mattina, intorno alle 10, i Nas si sono presentati fuori dall'ambulatorio di Bessica mentre il medico stava facendo una visita e in sala d'attesa c'erano diverse persone. Falcoz aveva il certificato verde scaduto ed è scattata nei suoi confronti una sanzione amministrativa unitamente alla segnalazione all'Ordine dei medici e all'Usl. Negli ambulatori il medico ha appeso un cartello con la nomina del sostituto e dove fa presente la situazione. «Ho dei figli che stanno facendo la didattica a distanza e quindi ho preferito nominare un sostituto spiega . La situazione è anomala per tanti aspetti. C'è uno stato di emergenza che impone regole nuove, mai comparse prima. Non c'è mai stato uno stato di emergenza che io personalmente non vedo reale. Non ho perso nemmeno un paziente per Covid in questi due anni. Questo stato di emergenza e paura sono stati indotti dai media».
LA CONVINZIONE
Per quanto riguarda i vaccini, Falcoz sottolinea di lasciare la libertà ai propri assistiti. «Per me i vaccini sono come i farmaci, leggo il foglietto informativo e ci faccio uno studio più informato possibile aggiunge . Sono cure sperimentali e bisogna dirlo al paziente perché deve essere messo al corrente di tutto per poter decidere anche con il proprio medico. Non sono un somministratore ma un medico che consiglia e cerca di convincere il paziente verso quello che è meglio per lui. Non esiste solo il Covid, è un pettine e lì arrivano i nodi che bisogna sciogliere. È un pretesto, un'occasione negativa che porta persone che non sono mai venute, che erano diffidenti e non avevano magari nemmeno il tempo per andare dal medico. Ci sono tante patologie che io ho scoperto anche grazie al Covid, le persone devono anche prendere in mano la propria salute, trovare il tempo per andare dal proprio medico e fare prevenzione. La prevenzione non è fatta dai vaccini». Anche l'Ordine dei medici sta valutando la situazione e l'eventuale provvedimento di sospensione.
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