TREVISO - Green pass fasulli in vendita a 300 euro sui canali Telegram per chi non vuole vaccinarsi. C’è anche una 53enne trevigiana tra i 25 indagati nell’inchiesta coordinata dalla Procura di Termini Imerese (Palermo) per debellare l’organizzazione criminale che ha architettato questo illecito commercio online. L’indagine dagli investigatori dell’Aliquota Polizia di Stato in seno alla polizia giudiziaria di Termini Imerese ha portato a un maxi blitz in tutta Italia, con perquisizioni in 15 province: Roma, Cremona, Aosta, Cosenza, Lucca, Caltanissetta, Agrigento, Palermo, Bologna, Olbia, Bari, Venezia, Treviso, Mantova, Salerno.
TREVIGIANA INDAGATA
Alla trevigiana, No vax convinta e residente a Motta di Livenza, il falso Green pass rafforzato sarebbe servito (anche) per ottenere un lavoro. Dopo che aveva perso il posto da operaia in una fabbrica di Pordenone proprio a causa delle sue posizioni antivacciniste. A ottobre era stata licenziata perché non voleva inocularsi il siero né sottoporsi ai tamponi periodici. Ora invece è dipendente di una cooperativa onlus. L’acquisto del pass, che attestava una terza dose mai ricevuta, risale al periodo compreso tra la fine di dicembre e l’inizio di gennaio. Un mese dopo, i carabinieri della stazione di Motta di Livenza, su delega degli inquirenti siciliani, le hanno bussato alla porta con il mandato di perquisizione. Nella memoria del telefono hanno trovato la certificazione fasulla.
IL MECCANISMO
LE INDAGINI
Per smascherare l’illecito ci è voluta una complessa indagine informatica. Le indagini sono ancora in corso. Al vaglio degli investigatori della Sezione di Polizia Giudiziaria di Termini Imerese si trovano adesso anche i dispositivi telefonici che possono permettere di trovare altre certificazioni false acquistate per familiari e conoscenti. All’esame dei poliziotti ci sono anche alcuni conti correnti italiani utilizzati per far transitare i pagamenti per l’acquisto dei falsi green pass. Con la collaborazione del Ministero della Salute, i falsi green pass individuati saranno disabilitati, in modo da impedirne ogni ulteriore utilizzo.
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