GORGO AL MONTICANO - Non ci sono tracce di alcol o di sostanze stupefacenti nel sangue delle due vittime ma soprattutto in quello dei due amici che viaggiavano con loro. Nel fascicolo d'inchiesta sulla morte della 17enne Barbara Brotto e della 19enne Eralda Spahillari, decedute dopo il tremendo schianto del 4 marzo scorso a Gorgo al Monticano, sono stati inseriti gli esiti degli esami tossicologici effettuati sia sulle vittime che su Mikele Tatani, il 20enne di origini albanesi residente a Pravisdomoni che era al volante della Bmw 420 che si è schiantata contro un platano, che di Daniel Castelli, il 18enne di Motta di Livenza che si trovava a bordo della vettura.
GLI ESAMI
Gli esami disposti dalla Procura di Treviso hanno evidenziato che prima dell'incidente i quattro giovanissimi non avevano assunto alcol (circostanza che i familiari avevano escluso fin dal principio, ndr) e nemmeno sostanze stupefacenti.
IL TESTIMONE
Negli atti d'indagine è anche confluita la testimonianza di un automobilista che, pochi istanti prima dell'incidente mortale, è stato superato dalla Volkswagen Polo condotta a Qerosi. Un racconto che potrebbe aiutare gli inquirenti a capire cosa sia effettivamente accaduto quella sera del 4 marzo. L'uomo, parlando con i carabinieri, ha sostenuto di essere stato superato dalla Polo bianca una frazione prima di sentire il boato dello schianto. E che la stessa vettura, dopo, averlo sorpassato, si è fermata per tornare indietro. In realtà non è stato testimone diretto dell'incidente, ma le sue parole possono essere preziose per ricostruire gli attimi successivi e, nel caso, il possibile coinvolgimento di quella seconda auto nel sinistro. Già, perché nell'analisi dei mezzi (entrambi posti sotto sequestro), c'erano i segni di una collisione tra la parte destra della Bmw 420 e quella sinistra (con tanto di specchietto saltato, ndr) della Polo. Una ricostruzione degli eventi che appare complessa: l'incarico per la tripla perizia verrà conferito dal gip Carlo Colombo lunedì mattina.