Manca il vetro per le bottiglie di vino: Bottega lancia il vuoto a rendere

Giovedì 16 Giugno 2022 di Mattia Zanardo
Manca il vetro per fare le bottiglie di vino, parte l'iniziativa vuoto a rendere

GODEGA - Produzione sospesa a più riprese perché mancano le bottiglie. In senso letterale: anche Bottega spa, una delle maggiori aziende vinicole trevigiane, si scontra con le difficoltà di approvvigionamento delle materie prime, in questo caso del vetro, aggravate a livello globale dalla guerra in Ucraina e dalle tensioni geopolitiche. Il gruppo di Bibano denuncia di aver dovuto attuare sei blocchi delle proprie linee produttive nelle ultime settimane per la carenza dei classici contenitori del vino: a causa di questi stop forzati, l'impresa quantifica una mancata produzione di circa 300mila bottiglie, con il relativo danno economico. Proprio per far fronte anche al problema, Bottega ha deciso di puntare ulteriormente su una strategia di sostenibilità: reintrodurrà il vuoto a rendere per alcune delle sue bottiglie, a cominciare dai Prosecco Bar, i suoi locali a marchio. Nello specifico l'Italia riutilizza attraverso questo sistema soltanto l'8-9% delle bottiglie di vetro messe in commercio, contro oltre il 70% del Nord Europa.

Eppure il reso del vuoto costa meno e riduce fortemente le emissioni, rispetto anche al riciclo, che comporta la fusione del materiale. Il riutilizzo del vetro, un tempo abituale, di fatto non è mai stato completamente abbandonato da Bottega e infatti è sempre stato uno dei cardini del marketing del marchio Alexander. Per le bottiglie in vetro soffiato di grande valore intrinseco, l'azienda ha sempre suggerito un secondo uso una volta vuote: da vaso per i fiori a oggetto ornamentale.

CENTRI RACCOLTA PER LE BOTTIGLIE DI VETRO
Ora la cantina trevigiana sta studiando di creare dei centri di raccolta, mettendo a disposizione di vinificatori locali le bottiglie da riutilizzare, con il conseguente risparmio di carburante e trasporto. Si stima un potenziale recupero di 500mila bottiglie all'anno, ma se l'iniziativa venisse estesa a molti altri produttori, il risultato potrebbe aumentare ancora.
L'intero settore vitivinicolo, peraltro, è alle prese con difficoltà di reperimento e rincari dei materiali, compresi anche gli imballaggi e persino i pallet. Non solo: il Prosecco Doc registra anche un aumento della materia prima vino, dovuto alla domanda di mercato superiore alla produzione disponibile. «In questo senso - sottolinea Stefano Zanette, presidente del Consorzio di tutela - tutti devono la propria parte per non generare situazioni speculative: contiamo nel buon senso e nella moderazione da parte di tutti per mantenere il prodotto nella giusta remunerazione, sia per i produttori che per gli imbottigliatori ». 

Ultimo aggiornamento: 16:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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