MasterChef, Giulia eliminata: «Ma ho vinto un bastimento di autostima»

Sabato 15 Febbraio 2020 di Vesna Maria Brocca
Giulia Busato con uno dei giudici di MasterChef
 «A lasciare per sempre la cucina di MasterChef, sei tu Giulia». Con queste parole scandite dallo chef Bruno Barbieri, è terminata la corsa al titolo di nono MasterChef italiano, il cooking show di Sky, della concorrente trevigiana Giulia Busato. Originaria di Noale dove è cresciuta con la nonna materna, da anni Giulia vive a Treviso dove lavora come operatrice di patronato. Ingredienti nuovi, sfide avvincenti, lavoro di squadra e tanto studio. Un condensato di emozioni che hanno sempre visto superare, puntata dopo puntata, le avvincenti sfide ai fornelli proposte dai tre giudici Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli, tranne nella puntata andata in onda giovedì sera. «Giulia è entrata come quella delle occasioni mancate, ma esce come quella che l’occasione di MasterChef Italia l’ha vinta» così lo chef Giorgio Locatelli ha ribadito che è fiero del percorso di Giulia. 
Nella puntata di giovedì sera, dopo aver conquistato i giudici con un piatto a base di trota, ha guidato la brigata per la prova in esterna che si svolge all’interno delle cucine di due noti locali milanesi. La sua squadra perde e Giulia insieme ad altri tre concorrenti finisce al Pressure Test. Qui sbaglia la preparazione del piatto stellato degli chef Alfonso ed Ernesto Iaccarino, due stelle Michelin, e viene eliminata.
«Ci sono storie di sconfitte e storie di mancate vittorie. E poi ci sono le vittorie, quelle belle, come la mia. Esageriamo: Masterchef per me è metafora di vita» scrive Giulia nella sua pagina Facebook. E racconta: «Anzitutto è letteralmente capitata e poi vi si trova un caleidoscopio di umanità a confronto. Ma alla fine ti insegna che prima di tutto ci sei tu, o meglio, prima di tutto viene il confronto con te stesso, il vero ed unico punto di partenza e arrivo. Il tuo mondo e le tue fragilità sono il main course della cena stellata che viene servita ogni giovedì sera». «Certo, potessi riavvolgere il nastro e arrivare psicologicamente più preparata forse il percorso avrebbe avuto altri approdi o forse anche no! Le cose accadono quando devono accadere e ciò che accade ti cambia». Ma poi, salta fuori la sua forza: «Ho vinto un bastimento di autostima, di amicizie fraterne, incontri illuminanti, sguardi paterni, sorrisi complici e sinceri. Appreso tecniche, saperi e sapori e conquistato una Giulia nuova. Ora sono ancora più consapevole, più folle, più affamata. Sbagliare è umano, perseverare è diabolico, reagire è divino».
 
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