Lockdown creativo, dall'officina meccanica alla distilleria: Davide inventa il primo gin all'assenzio

Domenica 15 Agosto 2021
Davide Bortolotto
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CASTELFRANCO - Nasce a Castelfranco Stregatto gin, il primo gin con l'assenzio. Ad inventarlo è stato Davide Bortolotto, un 40enne residente a Campigo che durante il lockdown ha svestito forzatamente i panni del responsabile amministrativo di un'azienda meccanica castellana e ha vestito quelli del produttore di distillati, gin in particolare. «Sono sempre stato appassionato delle distillazioni - spiega - Durante il lockdown sono dovuto stare a casa per una ventina di giorni dal lavoro e ho investito questo tempo per coltivare la mia passione.

Ho fatto prove su prove, inventato e scritto delle ricette. Ho avuto la fortuna di conoscere un ragazzo che lavora in una distilleria a Bologna. Così ho iniziato a produrre il mio gin, dalla cucina di casa alla distilleria di un amico».

LA PRODUZIONE
Nel 2020, Bortolotto ha avviato la produzione di gin sostenuto anche dal Comune di Castelfranco che gli ha rimborsato le spese per l'apertura e l'attrezzatura della sua attività grazie al bando per le nuove partite Iva. Ed oggi, Stregatto Gin, così ha scelto di chiamare la sua produzione, vanta un palmares di tre diversi gin con prodotti naturali del territorio ed ora anche l'assenzio. «Ho comprato un libro di Alice nel paese delle meraviglie racconta E lì c'è il personaggio dello Stregatto che ho voluto riprendere nel nome del mio gin. E' un prodotto che ho fatto assaggiare a tanti miei amici baristi e che tutti hanno subito apprezzato molto. Ho aperto il mio sito e-commerce e ho iniziato a vendere lì. Le vendite sono subito andate molto bene».

LA PRESENTAZIONE
La prima produzione di Stregatto Gin è anche stata presentata da Bortolotto a Londra, all'Iwsc che si occupa ogni anno di assaggiare vini e distillati da tutto il mondo e dare un riconoscimento ai migliori. «Il mio gin ha ottenuto la medaglia d'argento - afferma soddisfatto - E' stato premiato da 30 giudici di tutto il mondo, sono davvero soddisfatto anche perché ho cercato di farlo il più naturale possibile sfruttando le erbe e le essenze del territorio. E' un prodotto completamente italiano anche nel cereale. Ho voluto usare una botanica con l'assenzio. Ora l'ho già messo in vendita e ogni giorno vengo contattato da tanti baristi che sono interessati a comprarlo per il loro locale». 

Ultimo aggiornamento: 16 Agosto, 09:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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