Gianni a 30 anni riapre la locanda dei nonni "Ai salici": «Fondata dai miei trisavoli nel 1902»

Lunedì 10 Gennaio 2022 di Pio Dal Cin
Gianni De Zotti

SAN VENDEMIANO - Riapre la locanda dei bisnonni. Una storia dal sapore antico quella del trentenne Gianni De Zotti, che decide di investire in una sfida che lo porta a casa, nella piccola frazione di Zoppè a San Vendemiano.
Un ritorno alle origini che affida il futuro alle tradizione antiche. Una storia di legami e speranza quella di Gianni De Zotti, gestore della locanda Ai Salici a Zoppe' che risale alla fine dell'ottocento.

Allora era una locanda adibita al cambio dei cavalli per le carrozze della posta, come era d'uso a quei tempi. I postini riposavano nelle locande dopo aver consumato un buon pasto mentre i cavalli trovavano rifugio nelle stalle e potevano essere cambiati con altri più freschi prima di riprendere il viaggio.

L'INIZIO

Alle origini della locanda c' è stata una coppia di Codognè: Giovanni Checchino e Eugenia Cestari, trisavoli di Gianni De Zotti che la conduce oggi assieme alla moglie Charlotte Wong originaria di Hong Kong e conosciuta nel suo peregrinare per il mondo dopo essersi formato alla scuola alberghiera Beltrame di Vittorio Veneto. La storia vera e propria della locanda inizia nel 1902 quando il bisnonno di Gianni, domatore di cavalli apre il locale, che allora , all'uso del tempo, comprendeva una macelleria, un casoin e un forno per il pane. Giovanni ed Eugenia hanno avuto quattro figli: Maria (bisnonna di Gianni) Angela, Augusta, e Giobatta. Quando la bisnonna di Gianni si sposa ha un solo figlio e quando il marito viene a mancare si trova costretta ad abbandonare il casoin, il forno e la macelleria per tenere solo la locanda che poi affitterà per vent'anni. «Dopo gli studi completati a Vittorio Veneto - Racconta Gianni- Ho iniziato a viaggiare e a lavorare nei ristoranti e negli hotel del mondo , tra i quali Dubai, poi a Taiwan, dove ho conosciuto mia moglie. Siamo rimasti all'estero per quasi 6 anni , fino alla decisione di riprendere in mano la vecchia locanda per far onore ai miei avi che l'avevano concepita e portata avanti per tanti anni, e che a causa del destino avverso avevano dovuto abbandonarla. Mi sembrava giusto- Continua il giovane gianni, classe 1991- Una volta acquisite le competenze necessarie per avviare il mio ristorante, di tornare al passato e riprendere quello che era appartenuto alla storia della mia famiglia».

L'ATTIVITA'

Con orgoglio Gianni, sostenuto da Charlotte , nel 2021, nonostante le incertezze imposte dalla pandemia decide di riaprire la locanda che si trova in centro a Zoppe'. Una piccola trattoria che consta di 25 posti a sedere dove offre una cucina che lui stesso definisce «stagionale in quanto il menu' viene aggiornato di mese in mese a seconda dei prodotti che offre la natura in un determinato periodo». Oltre a questo Gianni e Charlotte hanno portato a Zoppè l'esperienza che hanno maturato lavorando all'estero e tra i piatti non mancano delle prelibatezze tradizionali della cucina veneta come quelle più cosmopolite acquisite in ambito internazionale. Ad aiutarli nella gestione c'e' Annalisa che si occupa del bar e dei tabacchi. Gianni cucina mentre Charlotte si occupa dell'organizzazione dei tavoli e del servizio ai clienti. Una piccola realta' con una storia e un cuore. Il desiderio di un giovane di ritornare nel luogo dove i suoi bisnonni hanno piantato delle radici dal richiamo delle quali non ha saputo resistere: «Era giusto premiare i sacrifici e gli sforzi dei miei trisnonni, dei miei bisnonni e nonni. Anche la nonna ha dovuto partire per l'estero quando era giovane per cercare lavoro. Dopo 8 anni è tornata e la storia si e' ripetuta con me. oggi sono felice del mio lavoro e sono sicuro che i miei avi da lassù mi stanno osservando felici».
 

Ultimo aggiornamento: 11 Gennaio, 11:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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