Da Re attacca Salvini, è polemica: «Salvini non ci rappresenta»

Giovedì 16 Giugno 2022 di Mauro Favaro
L'abbraccio tra Matteo Salvini e Gianantonio Da Re prima della bufera

TREVISO - Tutti contro Gianantonio Da Re, anche se qualcuno probabilmente la pensa come l'europarlamentare trevigiano del Carroccio. È successo che Da Re, nel talk show Vietato Tacere in onda su TeleChiara, ha criticato il segretario federale della Lega: «Chiediamo un'assemblea in Veneto, Matteo Salvini venga a fare un'analisi sull'esito del voto e a spiegarci cosa pensa di fare da qui alle prossime elezioni politiche. Noi non vogliamo cambiare segretario, vogliamo fargli capire che la sua politica è sbagliata».
Da Re non è stato l'unico a parlare, anche altri - l'assessore regionale Roberto Marcato, i trevigiani Marco Serena e Fulvio Pettenà - hanno manifestato pubblicamente il malessere per i risultati ottenuti alle Amministrative di domenica. Ma Da Re è stato più esplicito: «La Lega non si riconosce nella politica di Salvini». E ancora: «A parte Belluno, i risultati elettorali in Veneto non ci soddisfano. Non mi importa della Sicilia o della Calabria, noi siamo veneti e vogliamo capire cosa intende fare Salvini qui in Veneto. Ce lo venga a dire. L'europarlamentare ha poi liquidato la crescita di Fratelli d'Italia: «Una conseguenza della politica della Lega, qui bisogna raddrizzare la barca».
 

LE REAZIONI
Se Luca De Carlo, coordinatore regionale di Fratelli d'Italia, ha definito «ingenerose» le parole di Da Re («Noi cresciamo perché abbiamo tanti amministratori validi e grazie alla coerenza del nostro leader»), nella Lega è stato un diluvio, neanche ci fosse stato un ordine di scuderia. «Da Re fa polemiche ma ricordo che nella sua Cappella Maggiore ha perso», ha detto il deputato Giuseppe Paolin. «Gli attacchi a Salvini sono un favore agli avversari», ha aggiunto il senatore Cristiano Zuliani. E poi il senatore veronese Paolo Tosato: «L'impegno di Salvini è incontrovertibile, queste polemiche interne sono senza senso». Caustico Andrea Ostellari, presidente della Commissione Giustizia a Palazzo Madama: «Chi critica cosa è riuscito a fare?». Il senatore Massimo Candura: «Basta attacchi a Salvini, si guardi alla sua abnegazione». Da Bruxelles si sono fatti sentire con una nota congiunta gli europarlamentari Mara Bizzotto, Paolo Borchia, Rosanna Conte: «Un conto è il confronto interno, altro conto sono le polemiche inutili, gli attacchi gratuiti, le critiche ingiustificate a mezzo stampa, che a nulla servono». E poi un coordinatore provinciale: «Nemmeno il Pd in Veneto attacca Salvini come fa qualcuno che dal suo posto privilegiato si può permettere anche di fare il commentatore». E ancora il capogruppo della Lega in Regione Giuseppe Pan: «Da Re dia il buon esempio e tuteli il partito».

Da ultimo il deputato Sergio Vallotto: «Le polemiche non giovano neanche a chi le alimenta». Tutte critiche indirizzate a Da Re, ma forse - indirettamente - anche agli altri leghisti che si sono lamentati sui giornali.

Ultimo aggiornamento: 17 Giugno, 10:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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