Il gelato è ormai cibo per ricchi: un cono medio costa quasi 4 euro

Lunedì 1 Agosto 2022 di Luca Saugo, Claudia Borsoi, Pio Dal Cin
Gelato a Treviso, un cono da due palline costa 4 euro

TREVISO - Comprare un gelato, quest'estate, costa di più. Per un cono piccolo - una pallina o una spalettata - si arriva a spendere anche due euro. Due delle gelaterie più note, La Romana di Piazza Duomo, e Dassiè in via Sant'Agostino già negli scorsi mesi si sono viste costrette ad aumentare il prezzo dei propri prodotti di circa il 10%. Così da Dassiè un cono medio costa 3,50 euro, mentre, a la Romana 3,20 euro. Pesa il verticale aumento del costo dell'energia. Come il costo del latte e i suoi derivati e i rincari sulle merci d'importazione come il cacao. «Potevamo continuare a vendere il nostro gelato allo stesso prezzo di prima, ma per farlo avremmo dovuto abbassare la qualità - spiega Stefano Dassiè - abbiamo, quindi, fatto una scelta: mantenere intatto il valore del nostro prodotto e venderlo a un costo leggermente superiore». L'aumento del prezzo dell'energia, è quello che incide di più sui rincari. «Da inizio anno, il costo dell'energia è aumentato del 100% - racconta Dassiè Anche il prezzo del latte è aumentato vertiginosamente.

Rispetto all'anno scorso costa l'80% in più. Non parliamo, poi, delle materie prime che importiamo dall'estero. Il cacao, ad esempio, ci costa circa il 30% in più». Il tutto si traduce in un 10% in più rispetto al 2021 sul cono gelato. «Ma credo che nonostante l'aumento dei prezzi, la gente continuerà a comprare il gelato chiude Dassiè sono dell'idea, infatti, che il nostro resterà un prodotto di largo consumo».


CONEGLIANO
I prezzi delle gelaterie presenti in centro, da viale Carducci a via Spellanzon varia dal consolidato 1.50 alla pallina fino ad un massimo di 1.80. «Pensare che quando mio nonno Marino, nel 1942 inizio' a vendere il gelato,il costo di una pallina era di cento lire - ricorda Mauro Posocco che assieme al fratello gestisce dal 2003 la popolare Boutique del Gelato in viale Spellanzon - Sicuramente di acqua ne e' passata molta sotto i ponti. Oggi dobbiamo fare i conti con rincari che ci lasciano sempre meno margine di guadagno. Noi per quest'anno manterremo il prezzo ad 1.50 la pallina, ma sicuramente l'anno prossimo dovremo alzare il prezzo». Yuri Dal Pos gestisce la centralissima gelateria Dolce Capriccio, di fronte alla stazione dei treni: «La nostra filosofia - spiega il giovane imprenditore che gestisce altre due gelaterie, a San Vendemiano e Colle Umberto - E' di mantenere altissimo lo standard qualitativo del nostro gelato artigianale. Piuttosto che abbassare la qualita', lo dico sinceramente, preferisco alzare il prezzo». Nella sua gelateria una pallina si vende a 1.70, ma non usa quello che in gergo si definisce il moltiplicatore che vedrebbe un gelato con due palline costare il doppio. «In pratica, più palline uno compera e meno paga rispetto alla prima - precisa Yuri - I clienti capiscono che a fronte di un rialzo generale dei prezzi anche noi dobbiamo adeguarci». Maurizio gestisce da un anno la popolare Gelateria Nettuno in Corso Vittorio Emanuele. «Sto cercando di capire bene il mercato del gelato qui in Italia e in particolare a Conegliano. Sono qui solo da un anno e vengo da l'esperienza di una gelateria in Germania. Per ora il prezzo della pallina di gelato rimarra' a 1.50, ma sicuramente l'anno prossimo andremo a ritoccare il prezzo di qualche centesimo in piu'». Simone, 29 anni gestisce un concetto diverso di gelateria artigianale a pochi passi dal convento dei frati Cappuccini, nell'omonima via al numero 13. Il prezzo di una pallina è 1.80 euro. Il giovane gelatiere che gestisce un secondo punto vendita a Solighetto spiega: «Il prezzo che applico e' relativo alla altissima qualita' del mio gelato. Il pistacchio, le nocciole e tutte le materie prime sono selezionate personalmente da me. Ogni gusto ha la sua pesatura specifica e la sua ricetta, niente di industriale ma si parte dalla qualita' di ogni ingrediente». A riprova che i clienti sono piu' interessati alla qualita' che al prezzo, la lunga fila che si e' creata non appena la gelateria gourmet ha aperto.


VITTORIO VENETO
«Il costo della materia prima con cui viene fatto il gelato, come zucchero e latte, è aumentato. E così pure quello dei semilavorati, come pasta di nocciola e pasta di vaniglia - testimonia Arianna Maset della gelateria Il re del Gelato in centro città - Già a settembre 2021 abbiamo iniziato a fare i conti con i primi aumenti, poi di mese in mese è stato un crescendo. Il latte, rispetto ad un anno fa, ora lo paghiamo 20 centesimi in più. Sono aumentati anche i costi per gli imballaggi, come coppette e vaschette, questo anche perché i materiali biodegradabili, da quando la plastica è stata abbandonata, hanno un costo aggiuntivo». Un cono gelato, con due palline, nell'estate 2021 si pagava al Re del gelato 2,80 euro. Ora costa 3 euro. «Abbiamo scelto di aumentare il minimo spiega Maset perché ci rendiamo conto che per un consumatore finale è aumentato tutto». Stesso aumento di 20 centesimi per un cono con due palline anche alla gelateria Il buon gelato di via dei Cimbri. «Registriamo un aumento dei costi generalizzato un po' su tutto, dalle materie prime ai vari costi di gestione » testimonia il titolare Gianni De Lucca.

 

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