Il sindaco: «Sposare due gay? Sì,
lo farò, ma con il lutto al braccio»

Venerdì 13 Maggio 2016 di Paolo Calia
Il sindaco Marcon
10
«Ho delegato da tempo la celebrazione dei matrimoni a un altro assessore ma, se ne dovesse capitare uno tra due persone dello stesso sesso, lo celebrerò io con il lutto al braccio per dimostrare tutta la mia contrarietà». Stefano Marcon, sindaco leghista di Castelfranco, sceglie le terza via tra l'obbligo di rispettare la nuova legge sulle unioni civili, che apre la strada anche al "matrimonio" civile gay, e l'impegno a seguire la linea del partito che invita i proprio primi cittadini all'obiezione di coscienza. I matrimoni li farà ma in un clima da funerale.

«La legge mi impone di sposare mentre il partito mi chiede di disobbedire - continua - e io sono un uomo di legge ma anche di partito. Quindi, visto che non posso disobbedire, mi presenterò listato a lutto come protesta per la morte della democrazia. Non c'è niente di democratico in quello che ha fatto il governo Renzi mettendo la fiducia su una legge così discussa. Bisognava agire diversamente».

Chi invece è soddisfatto del traguardo raggiunto è il sindaco di Treviso Giovanni Manildo


 
Ultimo aggiornamento: 11:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci