TREVISO - Non un semplice incidente ad effetto, con qualche ripercussione di tipo ambientale. Lo sversamento di gasolio che il 15 febbraio scorso ha creato allarme in centro storico, quando la chiazza è stata vista propagarsi fino al fiume Sile, impone una bonifica urgente all'impianto di riscaldamento della sede centrale delle Poste di piazza Vittoria. Per i lavori di manutenzione si impone la chiusura da oggi al 10 marzo, con evidenti disagi per l'utenza. Tutti i servizi sono stati redistribuiti. Per il ritiro delle pensioni si deve andare alla sede Treviso 3 di piazza Dolfin. Le disposizioni sono state comunicate ieri da Poste Italia con una nota.
L'allarme sversamento era stato dato nel pomeriggio del 15 febbraio: una grande macchia d'olio era stata notata lungo il Sile dai dipendenti della sede centrale delle poste di piazza Vittoria. Dopo un rapido check era stata ricostruita la dinamica dell'incidente. Lo sversamento era originato dalla caldaia dello stabile per delle infiltrazioni avvenute in seguito alla fuoriuscita di carburante durante il rifornimento. Subito erano stati inviati due agenti della polizia locale per bloccare lo sversamento di gasolio che, arrivando fino al Sile, aveva provocato una chiazza ben visibile. I vigili del fuoco avevano poi gettato nel fiume degli assorbenti speciali per tamponare lo sversamento e assorbire la chiazza. L'emergenza pareva così rientrata...
© RIPRODUZIONE RISERVATA L'allarme sversamento era stato dato nel pomeriggio del 15 febbraio: una grande macchia d'olio era stata notata lungo il Sile dai dipendenti della sede centrale delle poste di piazza Vittoria. Dopo un rapido check era stata ricostruita la dinamica dell'incidente. Lo sversamento era originato dalla caldaia dello stabile per delle infiltrazioni avvenute in seguito alla fuoriuscita di carburante durante il rifornimento. Subito erano stati inviati due agenti della polizia locale per bloccare lo sversamento di gasolio che, arrivando fino al Sile, aveva provocato una chiazza ben visibile. I vigili del fuoco avevano poi gettato nel fiume degli assorbenti speciali per tamponare lo sversamento e assorbire la chiazza. L'emergenza pareva così rientrata...
