Ladri al MotoBox: via 11 enduro, candele e pastiglie. Bottino da 100mila euro

Venerdì 15 Giugno 2018 di Gabriele Zanchin
Ladri al MotoBox: via 11 enduro, candele e pastiglie. Bottino da 100mila euro
1
CAVASO - Undici moto da enduro, candele, pastiglie e altro materiale rubato nella notte tra martedì e mercoledì al MotoBox di Daniele Vendramini in via Ponticelli a Cavaso. Circa centomila euro il bottino - oltre ai danni ingenti - ma quello che preoccupa maggiormente il titolare Vendramini già colpito da un altro furto analogo nel 2006 è stata senza dubbio la dinamica spregiudicata, attenta, studiata messa in atto dai banditi. «Pensavo di avere già dato-spiega sconsolato lo stesso titolare-ma questo ennesimo colpo pare quasi un segnale per dirmi di lasciare, abbandonare. Ma a 46 anni che faccio? E poi questa è la mia grande passione». 

IL RAID
La passione per le moto enduro e così nel 2000 Daniele Vendramini ha aperto questa moto officina specializzata,  molto apprezzata nell'ambiente e conosciuto in tutta la zona. Secondo una prima ricostruzione, la banda di ladri, non meno di cinque, dopo aver percorso la Valcavasia si ferma nel retro dell'officina nella zona artigianale di Cavaso, vicino alla pizzeria Olimpic, verso l'una di mercoledì mattina; piove a dirotto, c'è un grosso temporale in atto con tuoni e fulmini. Incuranti di tutto, parcheggiano il furgone nel retro e tentano di entrare dalla porta principale. Con un pezzo di ferro rompono l'allarme e si dirigono nel retro del capannone che ospita anche una falegnameria. Sfondano la porta, entrano e si dirigono in un tratto di parete divisorio (un metro per due) bloccato da un pannello e poi da uno scaffalatura piena di materiale. 

L'IRRUZIONE
Qui svitano con calma il pannello, spostano la scaffalatura aprono dall'interno la porta antipatico e sono nella moto officina dove ci sono undici moto enduro Ktm , Bmw, Honda compresa quella del titolare, tutte in riparazione. Senza perder tempo prendono le moto una ad una e le portano fuori. Nella fuga si verifica anche un piccolo incidente. Il furgone carico di moto è troppo pesante ed il terreno carico di pioggia fa slittare le gomme e non riescono a partire. I ladri prendono quindi un altro furgone per trainarlo ma vanno a sbattere contro un muretto. Pochi danni naturalmente ma riescono a mettere i mezzi sulla strada asfaltata e poi dileguarsi nella notte coperti dall'oscurità e dal maltempo. 

L'AMAREZZA
«Ho visto tutto il mercoledi mattina quando sono arrivato-spiega Vendramini- ho chiamato i carabinieri e abbiamo ricostruito la dinamica del furto anche attraverso la visione delle telecamere che ci sono in zona. Impressionante. Sembra di essere in un film. Io sono andato via dall'officina alle 22. Sapevano nel minimi dettagli dove andare e cosa fare e la pioggia il temporale, i tuoni sono stati alleati dei ladri perché hanno coperto anche le sirene dell'allarme. Hanno lavorato dall'una e quindici e fino alle 3.45. Mi dispiace perché quelle sono tutte moto di clienti che poi sono anche amici. Che farò ora? Sinceramente non lo so. Mi verrebbe voglia di lasciare ma la passione vincerà ed andrò in banca a chiedere un prestito e risarcire per le moto rubate». 
 
Ultimo aggiornamento: 18:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci