Furto in farmacia, incastrati dalle impronte sulla bottiglia di birra

Giovedì 12 Novembre 2020 di Serena De Salvador ​
Furto in farmacia, incastrati dalle impronte sulla bottiglia di birra
1

CONEGLIANO - Una tecnica ben collaudata, tanto da aver mietuto vittime in tutto il Nord Italia. Il finto malore, la richiesta d’aiuto, poi un complice che entra in azione e svuota la cassa e la fuga in treno verso un’altra città e il prossimo obiettivo. Una bottiglia di birra ha però tradito Zaza Lomidze, 54enne georgiano, e il suo complice e connazionale di 46 anni.

Gli agenti del commissariato di Conegliano li hanno identificati come i responsabili del furto avvenuto a fine ottobre 2019 alla farmacia Carli di via Istria. A entrambi mercoledì è stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari a loro carico, avviate in quell’occasione e coordinate dal pubblico ministero Massimo Zampicinini. Sono dunque indagati e rinviati a giudizio.

IL COLPO

Lomidze, pluripregiudicato e mente del piano criminale che ha attuato molteplici volte, si trovava già in carcere dopo il recente arresto nel veneziano due settimane fa. Un anno prima era entrato nella farmacia di via Istria fingendo un malore e chiedendo alla farmacista di aiutarlo. In un italiano stentato aveva poi detto di essersi ripreso e, con la scusa di uscire per fare una telefonata, aveva distratto la donna quel tanto che era bastato per consentire al complice 46enne di aprire il registratore di cassa e intascare i circa 400 euro all’interno.

LE INDAGINI

I due erano riusciti a scappare, salendo in treno e dirigendosi verso Venezia. All’esterno del negozio avevano però lasciato una bottiglia di birra bevuta prima di agire. La polizia scientifica sul vetro è riuscita a isolare le impronte che, una volta confrontate con quelle del georgiano inserite in archivio dopo la cattura, hanno fornito la svolta decisiva per l’identificazione. A completare il quadro probatorio nei confronti dei due georgiani sono poi state le immagini registrate dal sistema di videosorveglianza, che li hanno immortalati sia all’esterno mentre si organizzavano per colpire e consumavano la birra, sia all’interno durante la pantomima del malore e il furto dalla cassa. Raccolte immagini e impronte digitali è così stato possibile dare un nome e un volto ai due responsabili.

Mentre il 46enne si trova tutt’ora a piede libero, Lomidze era già in carcere. Con una sfilza di arresti e condanne alle spalle il 54enne senza fissa dimora dal 2011 è stato protagonista di molti episodi analoghi ed era gravato da un divieto di dimora in Veneto. Il 7 febbraio scorso al negozio Hair Beauty di Mogliano aveva commesso una tentata rapina con un altro complice, che era stato catturato. Il 54enne invece è stato rintracciato pochi giorni fa a Zelarino (Venezia) ed era finito nel carcere lagunare. 

Ultimo aggiornamento: 13 Novembre, 12:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci