Raffica di furti nel trevigiano, caccia alla Citroen C2 nera guidata dai ladri

Giovedì 10 Novembre 2022 di Maria Elena Pattaro
Caccia alla macchina dei ladri trevigiani

TREVISO - Una Citroen nera con due uomini sospetti a bordo lungo le strade in cui sono state razziate diverse abitazioni. E c’è chi si è messo pure a pedinarla, sicuro si tratti di una delle bande di ladri che si stanno scatenando in questi giorni da nord a sud della provincia. Ed è caccia alla Citroen C2. «Sabato, verso mezzanotte mi sono accorto di quella macchina losca in zona San Martino: conosco tutti i residenti e nessuno ha quel modello - racconta Simone -. Si è girata in via Brigata Marche ed è ripartita verso Breda di Piave.

Andava a 40 all’ora, come se le due persone a bordo volessero controllare la zona. E la targa era manomessa: una lettera era stata modificata malamente, con lo scotch: ho avuto subito il sospetto che fossero ladri. Del resto questa zona di campagna è molto battuta. Li ho seguiti per un tratto, poi li ho persi». Il giovane però ha fatto in tempo ad annotare la targa che ora è nelle mani delle forze dell’ordine.


TERZO COLPO
A loro si è rivolta anche la famiglia di Fagarè della Battaglia, frazione di San Biagio, a cui i ladri hanno rubato gli ultimi ori di famiglia e i regali di laurea della figlia. Un bottino da circa 6mila euro, trafugato da via D’Annunzio. «Non è il valore economico a fare male ma il fatto di aver perso oggetti a cui eravamo molto legati: l’orologio e gli anelli di papà, le collane e le penne di mia figlia - racconta Daniela -. È la terza volta che ci rubano in casa: il colpo grosso lo avevano già fatto nel 2008, questi erano gli ultimi gioielli rimasti. Ora non abbiamo davvero più niente». La banda ha colpito lunedì pomeriggio, prima delle 6. A casa non c’era nessuno e l’allarme non era inserito. I malviventi sono passati dal vigneto sul retro, hanno rotto la recinzione e forzato una finestra. Una volta entrati hanno ripulito le stanze: «Hanno rubato persino le federe, usandole a mo’ di sacco per metterci dentro le scatole con gli ultimi ori di famiglia e i gioielli che mia figlia aveva ricevuto come regali di laurea» dice Daniela. È stata lei a trovare l’amara sorpresa, quando è tornata dal lavoro: «Non ho paura, sono arrabbiata - sbotta -. Non è ammissibile tornare a casa con il terrore di trovarla violata». I malcapitati non hanno potuto fare altro che denunciare il furto ai carabinieri.


IL DISPETTO
Tra le zone più colpite, in questa ondata di inizio novembre, c’è anche la Destra Piave, in particolare la zona di Loria, Castelfranco e Riese Pio X. Proprio da qui si leva un’altra voce ferita e indignata: è quella di Mirco, che abita a Riese, in via Callalta e a cui i topi d’appartamento hanno fatto visita sabato sera, mentre lui lavorava a una festa privata con il suo furgone di street food. «Mi hanno rubato il portafoglio con dentro 400 euro e qualche gioiello» racconta. Ma a disgustarlo è sfacciataggine con cui hanno agito: «Hanno fatto i loro bisogni nel water, lasciandoli in bella vista». 


INDISTURBATI
I banditi si sono arrampicati su una tettoia e hanno forzato una finestra del primo piano, lasciata aperta a ribalta. Se la sono presa comoda, pensando di avere tutto il tempo necessario per completare la razzia. Invece sono stati interrotti dalla figlia del proprietario prima di poter mettere le mani sull’incasso dei giorni precedenti. «Purtroppo quella sera non avevamo attivato l’allarme» osserva il malcapitato. Raid nelle ultime ore anche a Oderzo

Ultimo aggiornamento: 07:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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