Furti nelle classi dell'istituto superiore Einaudi di Montebelluna, il preside ferma gli studenti ladri

Martedì 14 Marzo 2023 di Laura Bon
Furti nelle classi dell'istituto superiore Einaudi di Montebelluna

MONTEBELLUNA (TREVISO) - Furti nelle classi: il preside dell'Einaudi scova i baby ladri. La dinamica era sempre la stessa: mentre le classi erano in laboratorio o impegnate nelle lezioni pratiche di scienze motorie, dall'interno delle stesse sparivano soldi e braccialetti. Ovviamente, di fronte al ripetersi sistematico degli atti per parecchie settimane, all'interno dell'istituto Einaudi di via Sansovino, che conta oltre un migliaio di studenti, sono cominciate a fioccare preoccupazione e lamentele.

Ma il dirigente scolastico dell'istituto, Massimo Ballon, che indubbiamente conosce molte delle dinamiche giovanili, come ex insegnante e anche come papà, prima ancora che come dirigente, non è rimasto a guardare e ha preso in mano la situazione, riuscendo a individuare almeno una parte degli autori degli atti.

L'intervento

«Gli episodi si sono ripetuti con modalità identiche gli uni rispetto agli altri - spiega il dirigente - I fatti si sono verificati, cioè, quando le classi andavano in laboratorio e di conseguenza le aule rimanevano scoperte. Sembra che generalmente i ragazzi si muovessero in tre con uno a fare da palo e due in azione». Sempre gli stessi anche i beni rubati: in particolare soldi, fra i 20 e i 30 euro, e qualche bracciale, soprattutto Pandora. Si racconta poi anche di qualche oggetto che sarebbe stato, pressoché contemporaneamente, ritrovato online nell'intento di venderlo. A essere colpita dai furti sarebbe stata più o meno una decina di classi. Dove, praticamente, le vittime e i colpevoli erano compagni. Deciso l'intervento del dirigente, che ha convocato i ragazzi sospettati, con scopo educativo e istruttivo ben prima che punitivo. E, con ogni probabilità, ciò che ha fatto non è stato inutile. Sta di fatto infatti che negli ultimissimi tempi il problema sarebbe cessato, proprio dopo l'intervento di Ballon. E il dirigente avrebbe cercato di intervenire, nella stessa ottica e con l'aiuto dei carabinieri che hanno la sede proprio a due passi dalla scuola, anche su un problema da certi punti di vista ancor più grave (e forse collegato al primo): l'attività di spaccio che sembra aver luogo all'esterno dell'istituto e lungo i viali pedonali che conducono allo stesso. E non sarebbe mancato l'intervento di agenti in borghese con l'obiettivo di effettuare attività di controllo e arginare il problema. Del resto, anche negli anni scorsi in questa e in altre scuole di Montebelluna sono in più occasione arrivate le forze dell'ordine, in qualche caso delle unità cinofile, con l'obiettivo di effettuare attività di controllo soprattutto in relazione all'utilizzo di sostanze. E' un dato di fatto, peraltro, che anche queste vicende rivelano come la situazione sia, nel Montebellunese, tutt'altro che tranquilla e tranquillizzante. Fuori e all'interno delle mura degli istituti cittadini.

 

Ultimo aggiornamento: 11:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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