Furbetta dei rifiuti multata di 400 euro: è una ricca pensionata

Giovedì 23 Gennaio 2020 di Paolo Calia
Furbetta dei rifiuti multata di 400 euro: è una ricca pensionata
5
Ore 6,45 di mattina. Buio, aria gelida, poca gente in giro. In lontananza spunta una persona in bicicletta. È una donna intabarrata con cappotto, berretto, guanti. Sul manubrio regge un sacchetto. Pedala lentamente, si guarda attorno con aria diffidente. Poi scende, appoggia la bici al lato della strada. Si avvicina a un angolo di marciapiede illuminato a mala pena, a poca distanza dal punto vendita Tigotà di viale Luzzatti. Gli agenti della polizia locale sono appostati poco lontano, in borghese e a bordo di un'auto di servizio senza insegne. Hanno le luci spente ma stanno riprendendo tutto con una macchina fotografica. La donna si guarda ancora una volta attorno e poi lascia il sacchetto per terra, all'interno i rifiuti di una giornata. Si gira e fa per tornare alla sua bicicletta, ma ormai la trappola è scattata. Gli agenti della squadra anti-degrado dei vigili, voluta a dicembre dal comandante Andrea Gallo, escono dall'auto e si fanno riconoscere. La donna, una signora trevigiana di 71 anni, sul momento resta sorpresa. Chiede cosa stia succedendo e sbianca quando gli agenti l'accusano di aver abbandonato rifiuti sul suolo pubblico e le sventolano una multa da 400 euro. A quel punto cede: «È vero, sono stata io» ammette.

INSOSPETTABILE
L'eco-vandalo che non ti aspetti è una tranquilla pensionata della città. Benestante, appartamento di proprietà, conto in banca, zero problemi economici. Una che potrebbe tranquillamente conferire i propri rifiuti nei bidoni della raccolta differenziata evitando così guai e sanzioni. Ma che invece sceglie di abbandonarli in giro per la città. La squadra anti-degrado è andata a colpo sicuro. Da settimane riceveva segnalazioni di sacchetti abbandonati in quella zona di viale Luzzatti. Martedì mattina si sono appostati nella speranza di cogliere sul fatto l'ennesimo furbetto. E sono rimasti sorpresi nel trovarsi davanti un'insospettabile. Quella inflitta alla pensionata è la terza multa per abbandono di rifiuti in poco più di un mese e tutte per 400 euro. Le precedenti sono state staccate per dei sacchi lasciati lungo la Feltrina nei pressi delle scuole Coletti e in via Vasari. «La nostra pattuglia - sottolinea il comandante Gallo - ha tenuto sotto controllo la signora per tutto il tempo scattando anche delle fotografie. Quando gli agenti si sono fatti riconoscere c'è stata un po' di sorpresa, ma poi ha subito ammesso tutto. Stiamo facendo quello che avevamo promesso: controlli a 360 gradi per individuare chi abbandona rifiuti in giro. E li facciamo sia con agenti in divisa, sia in borghese, utilizzando videocamere e foto trappole. E a ogni ora del giorno e della sera. Sapevamo che quel posto era spesso utilizzato come discarica abusiva e lo abbiamo tenuto sotto controllo. E così faremo anche in altre zone». Gallo chiede la collaborazione dei cittadini. Per stroncare questo fenomeno è necessaria la collaborazione: «I servizi per contrastare gli eco-vandali sono quotidiani e continueranno senza sosta. Ma invitiamo i cittadini a segnalare ogni situazione anomala o irregolare scrivendo a pl.antidegrado@comune.treviso.it».
LA DENUNCIA
Sempre in tema di abbandono rifiuti si alza la voce di Antonella Tocchetto, consigliere comunale del Pd, che con una serie di foto pubblicate sul proprio profilo Facebook ha evidenziato quanto sta accadendo in alcune vie lungo il Put. Le immagini mostrano una lunga serie di sacchetti abbandonati in via Caposile. Ma scene del genere, purtroppo, si verificano in vari punti della città. La Tocchetto chiede quindi un immediato intervento dell'amministrazione: «Basta - esordisce - alcune vie lungo il Put sono da tempo discariche a cielo aperto. La questione è stata ripetutamente segnalata a Contarina ma il problema non è stato risolto. Anzi la presenza di rifiuti lasciati per strada da persone incivili ha comportato la presenza di ratti che scorrazzano liberamente per la via. La questione va risolta con fatti non con promesse o chiacchiere, altrimenti partono le denunce a tutela della salute pubblica dei cittadini».
Paolo Calia
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Ultimo aggiornamento: 24 Gennaio, 15:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci