Da Salvini a Zaia, l'ultimo saluto dei big della Lega all'ex sindaco Contarin: «Un amico e un galantuomo»

Domenica 20 Giugno 2021 di Lucia Russo
L'addio a Gianluigi Contarin, l'ex sindaco di Riese morto a 59 anni

RIESE PIO X - «Trovo surreale trovarmi qui, a poco più di due anni dalla sfida che ci ha visto confrontarci. Mi trovo in difficoltà». È un Matteo Guidolin, primo cittadino di Riese Pio X, commosso quello che ha aperto la celebrazione per l’ultimo saluto all’ex sindaco Gianluigi Contarin, per tutti “Gigi”, morto a 59 anni dopo aver lottato per due mesi contro un tumore. Una funzione che ha raccolto nel dolore tutta la comunità di Riese Pio X ma anche il mondo della politica, in primis la Lega trevigiana e veneta, ma non solo. A portare il proprio conforto alla famiglia Contarin, alla moglie Dora e al figlio Andrea, nella serata di venerdì anche Matteo Salvini.

RICORDI E AFFETTO
Ieri, sabato 19 giugno, al funerale - oltre 500 le persone dentro e fuori dalla chiesa di Riese - c’erano gli amministratori dei comuni della Castellana e del trevigiano; il sindaco di Treviso Mario Conte, il presidente della Provincia Stefano Marcon, l’onorevole Dimitri Coin, Marzio Favero, Alberto Villanova, tanti ex sindaci ed assessori, il commissario provinciale della Lega Gianangelo Bof e il governatore del Veneto Luca Zaia. «Io sono venuto per un amico, un galantuomo, una persona perbene che ha saputo interpretare nella maniera migliore anche il suo ruolo e il suo mandato civico – ha detto Zaia, che per essere presente ha rinunciato a partecipare alla manifestazione della Lega di Roma – Penso che questa chiesa gremita, il calore, la vicinanza dei cittadini, siano la giusta sintesi di quello che è stata la sua vita terrena, da uomo e da amministratore.

Penso che non verrà mai dimenticato. Gigi spesso ha fatto grandi cose nell’anonimato e oggi si sono viste tante persone qui per ringraziarlo». «Con Gianluigi non ho mai avuto un rapporto di amicizia, le circostanze non ce lo hanno permesso - ha detto Guidolin - Ma l’ho sempre ammirato. Ha considerato questa comunità come una famiglia e l’ha trattata con l’onestà di un padre. Mi viene in mente la canzone dei Beatles, The End che dice “Alla fine l’amore che ricevi è uguale a quello che dai”. E io spero che tu da lassù possa vedere che il tuo comune ti sta restituendo parte di quell’amore. Ciao Gigi, buon viaggio».

IL SALUTO
Commosso anche il saluto di Paola Simionato presidente del consiglio comunale nell’era di Contarin sindaco. «Ci hai lasciati fisicamente ma a ognuno di noi hai trasmesso qualcosa – ha detto – Ci hai insegnato l’importanza della presenza a servizio di tutti, l’amministrare al di fuori di ogni logica politica anche pagandone le conseguenze. Oggi ti diciamo grazie, come forse non te lo abbiamo mai detto». In chiesa, oltre a Pro loco e gruppo degli sportivi, anche gli alpini di cui Contarin era membro, che al momento della benedizione hanno alzato gli stendardi dando alla moglie il cappello che il marito portava orgoglioso e fiero. All’uscita del feretro, un fragoroso e spontaneo applauso. A celebrare la messa i parroci di Riese Pio X e Vallà, monsignor Giorgio Piva e don Daniele Vettor, e un sacerdote salesiano che era stato professore di lettere di Contarin, don Ferdinando Bosello. «Tra i maggiori insegnamenti c’è quello di essere onesti. E Gianluigi lo era», ha detto.
 

Ultimo aggiornamento: 17:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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