RIESE PIO X - «Trovo surreale trovarmi qui, a poco più di due anni dalla sfida che ci ha visto confrontarci. Mi trovo in difficoltà». È un Matteo Guidolin, primo cittadino di Riese Pio X, commosso quello che ha aperto la celebrazione per l’ultimo saluto all’ex sindaco Gianluigi Contarin, per tutti “Gigi”, morto a 59 anni dopo aver lottato per due mesi contro un tumore. Una funzione che ha raccolto nel dolore tutta la comunità di Riese Pio X ma anche il mondo della politica, in primis la Lega trevigiana e veneta, ma non solo. A portare il proprio conforto alla famiglia Contarin, alla moglie Dora e al figlio Andrea, nella serata di venerdì anche Matteo Salvini.
RICORDI E AFFETTO
Ieri, sabato 19 giugno, al funerale - oltre 500 le persone dentro e fuori dalla chiesa di Riese - c’erano gli amministratori dei comuni della Castellana e del trevigiano; il sindaco di Treviso Mario Conte, il presidente della Provincia Stefano Marcon, l’onorevole Dimitri Coin, Marzio Favero, Alberto Villanova, tanti ex sindaci ed assessori, il commissario provinciale della Lega Gianangelo Bof e il governatore del Veneto Luca Zaia. «Io sono venuto per un amico, un galantuomo, una persona perbene che ha saputo interpretare nella maniera migliore anche il suo ruolo e il suo mandato civico – ha detto Zaia, che per essere presente ha rinunciato a partecipare alla manifestazione della Lega di Roma – Penso che questa chiesa gremita, il calore, la vicinanza dei cittadini, siano la giusta sintesi di quello che è stata la sua vita terrena, da uomo e da amministratore.
IL SALUTO
Commosso anche il saluto di Paola Simionato presidente del consiglio comunale nell’era di Contarin sindaco. «Ci hai lasciati fisicamente ma a ognuno di noi hai trasmesso qualcosa – ha detto – Ci hai insegnato l’importanza della presenza a servizio di tutti, l’amministrare al di fuori di ogni logica politica anche pagandone le conseguenze. Oggi ti diciamo grazie, come forse non te lo abbiamo mai detto». In chiesa, oltre a Pro loco e gruppo degli sportivi, anche gli alpini di cui Contarin era membro, che al momento della benedizione hanno alzato gli stendardi dando alla moglie il cappello che il marito portava orgoglioso e fiero. All’uscita del feretro, un fragoroso e spontaneo applauso. A celebrare la messa i parroci di Riese Pio X e Vallà, monsignor Giorgio Piva e don Daniele Vettor, e un sacerdote salesiano che era stato professore di lettere di Contarin, don Ferdinando Bosello. «Tra i maggiori insegnamenti c’è quello di essere onesti. E Gianluigi lo era», ha detto.