Fuga contromano dopo aver rubato l'incasso dello stand degli alpini

Martedì 24 Maggio 2022 di Maria Elena Pattaro
Lo stand degli alpini sulle Mura a Treviso dove i ladri hanno rubato l'incasso
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TREVISO - Hanno atteso che il cassiere delle penne nere salisse in macchina e, a fine serata, gli hanno rubato l’incasso della due giorni sulle mura. Circa 5mila euro raccolti dagli alpini di Treviso durante la rassegna sul bastione “Regioni d’Europa”. Un colpo basso quello assestato da due malviventi fuggiti a bordo di una Jeep Renegade imboccando contromano varco Caccianiga prima di dileguarsi. Il ragazzo ha pure cercato di inseguire i ladri, ma dopo qualche centinaio di metri ha dovuto desistere. Sull’episodio, avvenuto all’una di notte tra sabato e domenica scorsi, sta indagando la polizia. La speranza è che le telecamere disseminate tra viale d’Alviano e le vie di fuga scelte dai ladri per allontanarsi abbiano ripreso la targa del loro veicolo. C’è già l’identikit di uno dei due uomini entrati in azione: portava la barba, indossava una maglietta nera e portava gli occhiali.

Aveva il volto scoperto, e di sicuro, prima del blitz, aveva tenuto sotto controllo i movimenti della busta dov’erano stati depositati i soldi raccolti dallo stand degli alpini, dove venerdì e sabato sono stati serviti gnocchi fatti in casa, pastin, porchetta e patate fritte.


LO SDEGNO

«Speriamo la polizia riesca a individuare i ladri - allarga le braccia sconfortato il capogruppo degli alpini Maurizio De Biasi -. Anche perchè erano due anni che non partecipavamo alla rassegna e volevamo raccogliere dei fondi per pagare i lavori degli ampliamenti della sede oltre che offrire dei soldi in beneficenza. Erano destinati principalmente a questo. Di certo nessuno si aspettava venissimo derubati. Il nostro giovane cassiere, al termine della serata, è andato verso la macchina e, appena ha aperto la portiera, gli hanno rubato tutto». Di certo il ladro e il suo complice, rimasto in macchina col piede sulla tavoletta del gaso, avevano tenuto d’occhio la busta col denaro. «L’avevamo tenuta in una cassetta proprio per non dare nell’occhio. Assieme a un amico li avrebbe portati nella nostra sede - spiega De Biasi -. Ma appena l’ha appoggiata in auto il ladro l’ha afferrata ed è salito sul Renegade». Il cassiere, già frastornato per un grave lutto in famiglia, non si è dato però per vinto e ha provato pure a inseguire i malviventi. Ma senza poter far altro che guardare l’auto schizzare in contromano prima di sparire all’orizzonte. «È una situazione che lascia una grande rabbia - conclude il capogruppo degli alpini -. Ci dispiace soprattutto per tutti quelli che si sono dati da fare in questi giorni, in un momento non facile per nessuno». Ma prevale sempre lo spirito alpino: «Amen ragazzi, è successo, non resta che rimboccarci le maniche e rimetterci in piedi. Se ne occuperà la polizia».


LE INDAGINI

Ora la palla passa alla questura di Treviso, dove le penne nere hanno presentato denuncia. La speranza è che l’identikit fornito del ladro entrato in azione e il modello di auto utilizzato per la fuga siano spunti sufficienti per inchiodare i responsabili.

Ultimo aggiornamento: 07:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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