Il fratello è morto da due anni ma lui incassa la pensione: il vicino lo scopre

Venerdì 5 Aprile 2019 di Denis Barea
Il fratello è morto da due anni ma lui incassa la pensione: il vicino lo scopre
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PAESE - Per due anni avrebbe vissuto con i soldi dell'assegno di invalidità che spettava al fratello con cui abitava. Che però nel frattempo era morto: ma lui, un marocchino 40enne residente a Paese, non ne aveva dato comunicazione a nessuno. A farlo scoprire un vicino di casa che avrebbe frugato nella spazzatura trovando le lettere con gli estratti conto dei versamenti. E che, sapendo che il legittimo titolare della pensione era morto da tempo, ha fatto una segnalazione alla guardia di finanza. Nei confronti del furbetto la Procura di Treviso ha aperto una fascicolo di indagine ora chiuso con l'ipotesi di reato di indebita erogazione ai danni dello Stato. L'uomo rischia fino a tre anni di galera. 
LA SITUAZIONE ECONOMICA A questa storia fa da sfondo la difficile situazione economica del 40enne: lui è disoccupato, la moglie non lavora e ci sono due figli piccoli da mantenere. Fino al luglio del 2017 insieme con l'uomo viveva anche il fratello maggiore, beneficiario di una piccola pensione di invalidità. Pochi soldi che però, in tempi di magra, aiutavano a tenere a galla un bilancio familiare che altrimenti si reggeva solo sui lavori occasionali del 40enne. Ed è per questo, ipotizzano gli inquirenti, che quando il fratello muore l'immigrato non comunica il decesso all'Inps. Lui ha delega per andare a ritirare i soldi che, se venissero a mancare, probabilmente farebbero venir meno alla famiglia l'unica modestissima fonte di sostentamento. E allora decide di imbrogliare. Il trucco va avanti per due anni. In casa entrano meno di mille euro al mese ma è tutto quello che c'è per mangiare, vestirsi e scaldarsi.
LA SCOPERTA A svelare la truffa non è un controllo incrociato tra l'anagrafe del Comune e l'istituto di previdenza ma un vicino, che fa una confidenza alla Guardia di Finanza: «Quello vive con i soldi del fratello, che è morto». Fatte le verifiche la Guardia di Finanza manda un rapporto all'Inps che, accertata la morte, sospende l'erogazione. E gli atti poi arrivano in Procura, dove vengono aperte delle indagini, chiuse nei giorni scorsi. Nei confronti del marocchino è stata chiesto il rinvio a giudizio e l'uomo, in caso di processo e condanna, potrebbe andare incontro ad una pena fra i 6 mesi e i 3 anni di reclusione. 


    
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