È morta Teresina storica putea della Pagnossin

Domenica 28 Febbraio 2021 di Brando Fioravanzi
È morta Teresina storica putea della Pagnossin
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TREVISO - Se ne è andato un pezzo di storia della Fornace Pagnossin. Domenica 21 febbraio è mancata Mercede Onnivello, per tutti Teresina, la più anziana (lavorativamente parlando) di quelle che ancora oggi vengono chiamate le putèe della Fornàsa Pagnossin.

Residente a Quinto, lascia nel dolore il fratello, i nipoti e tanti amici che si sono stretti alla famiglia.


Una vita sempre dedicata al lavoro quella della 87enne. Da giovane faceva parte di un gruppo di adolescenti che, appena terminata l'allora scuola dell'obbligo, venne spedito in fabbrica a lavorare. Era il periodo dopo la Seconda guerra mondiale, in cui a Treviso ancora si piangevano i morti del bombardamento del 7 aprile 44. Una fase difficile, anche dal punto di vista economico, che aveva però portato a un nuovo inizio per la Fornace Pagnossin al civico 94 di via Noalese, struttura miracolosamente risparmiata dalle bombe. Fu così che in pochi anni i cancelli aziendali videro passare nuove e vecchie maestranze riunite per un rilancio dell'industria trevigiana. La fornace, all'epoca, puntava sulla produzione dei tipici laterizi che avrebbero poi ricostruito la città e non solo. Protagonista indiscusso di quei giorni era il grande forno Hoffmann, l'ultimo trovato tecnologico per l'epoca che però necessitava di continua alimentazione e precisi tempi di cottura, tanto che erano necessarie lavoratrici attente e veloci. Ecco allora che le putèe, con la supervisione degli operai più anziani, erano adibite ad appoggiare i laterizi prodotti sotto le grandi tettoie della fabbrica per la dovuta asciugatura. Un lavoro massacrante, che veniva eseguito con dovizia sotto l'occhio attento di paròn Angelo. Quelle adolescenti, entrate quasi con innocenza alla Pagnossin, diventarono ben presto le indiscusse protagoniste della trasformazione aziendale. Mercede indossò dunque sia il tipico camice azzurro con il logo dell'angelo, sia quello caratterizzato dai baffi tricolori, ancora oggi simboli dell'epoca industriale trevigiana. Un'epoca che rifece breccia nel cuore di Teresina quando nel 2014, a villa Memo Giordani, venne allestita una mostra che riepilogava la storia centenaria della Pagnossin, i cui prodotti sono oggi entrati a far parte delle collezioni del Victoria and Albert Museum di Londra, uno dei più importanti a livello mondiale dedicati alle arti applicate e minori. Con la sua scomparsa la storia economica della Marca perde una delle sue protagoniste.

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