Fondazione Mazzotti, il presidente nella bufera: pronto a fare un passo indietro

Lunedì 12 Aprile 2021 di Elena Filini
Fondazione Mazzotti,il presidente nella bufera: pronto a fare un passo indietro

TREVISO - «Rimetto, come doveroso, al sindaco ogni decisione in merito». Claudio Bertorelli oggi vedrà il sindaco Mario Conte. Ma già, telefonicamente, c'è stato un contatto tra i due nel quale il presidente nel mirino si è detto disposto a fare un passo indietro. «Ho scritto una nota di inquadramento culturale sul mandato statutario condivisa con i membri del Cda. E, come doveroso, ho anche restituito al sindaco ogni decisione in merito, precisando che ovviamente non siamo in presenza di alcun illecito amministrativo o dichiarazione mendace. Lunga vita alla Fondazione Mazzotti». Una domenica turbolenta e forse un finale di scena già scritto: oggi potrebbe essere riaperto il bando per la presidenza alla Fondazione Mazzotti. Neppure sette giorni e una storia forse da riscrivere.

Solo mercoledì scorso infatti veniva presentato il nuovo Cda della Fondazione: una sede al Bailo, la messa in sicurezza di tutto l'archivio e nuove figure in grado di far volare la Fondazione. Ma le crepe si sono aperte subito. E proprio negli ambienti leghisti. L'indomani dall'elezione, il segretario provinciale Gianangelo Bof poneva un'ipoteca sulla bontà della decisione, ricordando i post polemici nei confronti della candidatura Unesco firmati da Bertorelli. Altri riproponevamo affermazioni di distanza fatte dallo stesso nei confronti di Leopoldo Saccon, padre della candidatura ma anche mentore professionale dello stesso Bertorelli. Fino al nodo laurea: laureato, o no? Ingegnere, architetto o paesaggista? Ieri il sindaco Mario Conte aveva parlato di reddere rationem. «Vista la situazione farò tutte le verifiche sui titoli - ribadiva il primo cittadino - io ho basato la scelta sul curriculum. Se ha messo cose che non rispondono alla realtà mi dovrà dare una spiegazione. E poi valuteremo cosa fare». Ma Bertorelli insiste: nessuna affermazione mendace. 

IL CURRICULUM
Difficile però, dalle 14 pagine di curriculum, individuare con esattezza il curriculum di studio del neopresidente. Urbanista, paesaggista, figura ibrida. E la confusione è servita. «Al sindaco-ribatte ancora Bertorelli- ieri ho inviato un testo in cui preciso che cosa significa fare paesaggio oggi, in una dimensione che forse va un po' oltre il ruolo di un tecnico iscritto ad un albo professionale». La questione, è evidente si scioglierà oggi con un probabile passo indietro di Bertorelli. 

L'OPPOSIZIONE
Ma la grana non si esaurirà in un battere di ciglia per il sindaco Mario Conte, che nelle prossime settimane dovrà rispondere alla sinistra, che ha già pronta la richiesta di un accesso agli atti. Conte ha ribadito che verranno effettuati gli approfondimenti necessari e che da un confronto chiaro e diretto con il diretto interessato si scioglieranno i nodi. Nei giorni scorsi tuttavia il sindaco aveva voluto spiegare la sua decisione. «Ho chiesto di lui e ho ricevuto solo giudizi positivi. L'ho conosciuto in occasione del progetto Open Dream (la riqualificazione dell'ex Pagnossin), poi l'ho rivisto quando ha presentato la sua domanda». Intanto il Pd trevigiano, sul piede di guerra, chiede un accesso agli atti per capire i criteri di scelti e le figure scartate. «Una Ri-Fondazione Mazzotti nata male, con la paternità e il marchio della Giunta Leghista, senza una strategia di politica culturale, senza previsione chiara di fondi, solamente con la fretta di occupare posti per chissà quale manifestazione e iniziativa di promozione turistica, incuranti di aver creato un doppione in contrapposizione con la Camera di Commercio di Treviso, che infatti non ha gradito, invece di sviluppare le potenzialità culturali e scientifiche di difesa e valorizzazione del patrimonio paesaggistico, sollecitate dalla figura di Mazzotti» scrive il PD. Quanto ai titoli: «Conte deve decidersi, visto che lo statuto da lui fortemente voluto lo rende il dominus della situazione-conclude la nota del Pd trevigiano- o Bertorelli va bene, anche senza laurea, vista l'incontestabile abilità di affabulatore e coniatore di neologismi, oppure non gli va bene perché non ha la laurea, o non gli va bene perché nel 2018 ha criticato le colline del Prosecco-Unesco».

IL SINDACO

Oggi, lunedì 12, il sindaco di Treviso  Mario Conte ha dichiarato: "Prendiamo atto delle dimissioni di Claudio Bertorelli dalla carica di Presidente della Fondazione Mazzotti, a seguito delle polemiche apparse sulla stampa locale negli ultimi giorni. 
Teniamo comunque a precisare che l’incarico conferito al Presidente, così come a tutti gli altri componenti del consiglio di amministrazione della Fondazione, non comporta l’erogazione di alcun compenso né il possesso di titoli specifici.  Auspichiamo che il signor Bertorelli possa ora chiarire la sua posizione verso gli ordini professionali con la dovuta serenità e lo ringraziamo per la sensibilità dimostrata nei confronti del progetto di valorizzazione territoriale della Fondazione Mazzotti e di tutta la Città di Treviso". 

Ultimo aggiornamento: 19:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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