Incontro pubblico sulle foibe, relatore scomodo: il sindaco nega la sala: «Gobetti è un negazionista»

Giovedì 11 Maggio 2023 di Mauro Favaro
Lo storico Eric Gobetti

MASERADA - Il Comune nega la sala pubblica per l'incontro sulle foibe con Eric Gobetti, storico già destinatario di diverse critiche da parte del centrodestra e delle associazioni degli esuli giuliano-dalmati. L'appuntamento "E allora le foibe?", organizzato dall'associazione storico-culturale Museum Project, in collaborazione con l'Istresco e con l'Anpi, era previsto per domani sera, 12 maggio, nell'aula Facchin, alle spalle del municipio. Ma il sindaco Lamberto Marini, sostenuto da Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia, l'ha bollato come "di parte, negazionista o revisionista e senza contraddittorio".

SCONTRO FRONTALE
Da qui la revoca della concessione per l'uso della sala pubblica. Marisa Romeo, presidente dell'associazione, oltre che ex assessore, non ci sta: «È una decisione assurda -mette in chiaro- ora cercheremo una sala privata. E se necessario faremo l'incontro anche nel mio giardino, pure con la pioggia». Assieme a Gobetti, autore del libro che dà il titolo all'incontro, avrebbero dovuto partecipare anche Chiara Scinni dell'Istresco e Antonella Lorenzoni dell'Anpi provinciale. Fatto sta che la lettera di revoca della sala firmata ieri dal primo cittadino non lascia alcun margine. Marini ha sottolineato in particolare che nella richiesta per la concessione dello spazio pubblico non era stato indicato l'argomento trattato. «È stata una svista (non è la prima) o si è forse proprio voluto non indicare l'argomento della serata, omettendo anche di allegare la locandina, visto il taglio decisamente di parte, negazionista o revisionista e senza contraddittorio che si vuole dare alla serata, con l'invito di uno storico già noto per le sue idee? -ha scritto- Suona quasi come una provocazione nei confronti di questa amministrazione che, sulla vicenda delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata, ha le idee ben chiare avendo fatto scelte condivise quali l'inaugurazione di un monumento a perenne ricordo dei Martiri delle Foibe e dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati e la celebrazione ogni anno della ricorrenza del 10 febbraio (Giorno del ricordo, ndr), cosa mai fatta dalle precedenti amministrazioni, guarda caso politicamente di sinistra proprio dall'anno 2004». Le polemiche sono destinate a continuare.
 

Ultimo aggiornamento: 17:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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