Il Fogher finisce nella lista nera dei locali no Green pass su Telegram, ma la verità è un'altra

Lunedì 9 Agosto 2021 di Elena Filini
Il Fogher finisce nella lista nera dei locali no Green pass su Telegram

TREVISO - Inseriti nella lista no Green pass a propria insaputa. «Tutte falsità. Noi stiamo dalla parte della legge. E ora meditiamo querela». Gianni Garatti, proprietario del Fogher racconta la brutta avventura. «Ieri riceviamo diverse telefonate. Dall'altra parte del filo ci chiedono se confermiamo la contrarietà al Green pass e se da noi si entra tranquillamente. Cadiamo letteralmente dalle nuvole. Noi rispettiamo la legge e abbiamo davanti all'ingresso il cartello di Fipe. Quindi rispondiamo che non è assolutamente così è chiediamo dove abbiamo tratto questa informazione». Garatti scopre così di essere finito sulla fanta mappa su Telegram.


L'INCREDULITÀ

«Mi risulta incomprensibile come proprio noi, che non abbiamo mai sgarrato, siamo potuti essere censiti tra i contrari al Green pass. Io sono stato tra i primi a vaccinarmi, ritengo sacrosanta questa regola. In Austria non fanno tanti complimenti, arrivano in forze a controllare. E se non ce l'hai ti buttano fuori dal locale. Credo sia necessario gestire gli ingressi in questo modo, e tutelare anche il nostro lavoro. Che il mio locale venga additato come morbido nei confronti della linea no vax non mi sta bene». A rincarare la dose è Antonella Nascimben, a cui fa capo la gestione del ristorante. «In un momento così difficile, in cui noi ristoratori siamo chiamati a fare anche ciò che non ci compete, passare per chi aggira le norme è un grave danno per il locale.

La cosa non è assolutamente vera. Siamo chiusi per ferie da due giorni, ma l'ultima cosa che ho fatto prima di partire per le vacanze è affiggere il manifesto della Fipe con la richiesta di Green pass all'ingresso».  Nascimben ha chiarito come, essendo anche albergo, non devono chiedere il Green pass agli ospiti che soggiornano. «Ma per non avere problemi abbiamo ricavato per loro una sala separata. Chi invece arriva solo per il pranzo o la cena o ci esibisce il Green pass o non può stare al coperto».


IL DANNO

Alla luce del fatto che la lista su Telegram include anche diversi altri locali totalmente favorevoli al Green pass, Fipe sta valutando il da farsi. «Non è l'unico caso. Gruppi clandestini che smerciano informazioni totalmente false - chiarisce Dania Sartorato - danneggiano i nostri associati. Chiariamo dunque che la stragrande maggioranza dei ristoratori, pur con la sensazione di dover assolvere compiti non propri si sono adeguati. E senza dubbi la quasi totalità di aderenti Fipe richiede il Green pass. È fondamentale fare chiarezza su questo».


LA VALUTAZIONE

Ora dal Fogher si medita anche una possibile querela. «Dobbiamo capire i danni reali che un'informazione del genere sta arrecando. Ma magari insieme ad altri locali, erroneamente citati nella lista, possiamo pensare a una querela al gruppo Telegram». Errore o dolo? L'interrogativo non è peregrino. Negli ultimi giorni i no vax stanno cercando di boicottare i locali che uniformandosi all'ordinanza ministeriale richiedono espressamente il Green pass. Anche gli inserimenti in lista potrebbero rispondere a questa strategia, oltre al problema delle recensioni negative. A mettere in luce la questione era stato ieri Andrea Penzo Aiello di Veneto Imprese Unite. Una sorta di spedizione punitiva via social per chi applica le norme. «Questo è il gruppo Telegram nazionale dove segnalare le attività che partecipano a questo apartheid. Devono fallire. Punto». Molte attività colpite, anche nel trevigiano, con bizzeffe di recensioni negative. «Questo ci spaventa- ammette Penzo Aiello- perchè le recensioni negative su internet macchiano la reputazione di un'attività. E, se ben, organizzate, riescono a fare il vuoto intorno. È un momento davvero complicato, noi riteniamo che sia stato un errore investirci di questa responsabilità, ma cerchiamo di adottare una posizione morbida e non contraria alla legge. Esistono i plateatici, utilizziamoli». 

Ultimo aggiornamento: 10 Agosto, 09:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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