Stop fitofarmaci per un mese sul Montello: così si salvano le api

Martedì 20 Aprile 2021
Un mese senza fitofarmaci sul Montello l'oasi delle api (Foto di PollyDot da Pixabay)

MONTEBELLUNA - Un Montello a misura di api: trattamenti vietati dal 20 aprile al 30 maggio.

La necessità di salvaguardare le api presenti sul Montello ed evitarne la fuga, già evidenziata come obiettivo in passato da vari enti, diventa ora un vero e proprio progetto, che coinvolge molteplici realtà coordinate da Confagricoltura Treviso. Un movimento che si muove per un duplice impulso: da un lato ambientale, dall'altro economico. Il vino infatti è una risorsa, ma lo è pure il miele che viene prodotto e che non può e non deve convivere con trattamenti insetticidi. È sulla base di tali considerazioni che già da tempo è stato avviato il progetto Apinvigna, una sperimentazione in campo, che ha incoraggiato un confronto tra tecnici del settore, con l'obiettivo di migliorare la convivenza tra apicoltura e agricoltura con particolare riguardo alla viticoltura. Dal Progetto nasce ora l'iniziativa Accordo per il Montello, primo passo concreto per rendere quest'area un'oasi della fioritura, naturalmente attrattiva per le api.


STOP FITOFARMACI
Ma come ottenere l'obiettivo? Nel periodo che va dal 20 aprile al 30 maggio, quello durante cui avverrà la fioritura delle acacie, i sostenitori dell'iniziativa chiedono a tutti gli utilizzatori di prodotti fitosanitari del Montello di non eseguire trattamenti insetticidi sulle proprie colture, se non in casi di urgenze, con l'auspicio di rendere maggiormente sostenibile l'agricoltura dell'area, e trasformare il Montello in una vera e propria oasi per le api. Una richiesta che arriva da un folto gruppo di realtà. Nel progetto sono infatti coinvolti Confagricoltura Treviso, Usl 2 Marca Trevigiana, Federazione Apicoltori Italiani, Una-api, Consorzio Asolo Prosecco, Consorzio Vini Montello, Consorzio del Bosco Montello, Cantina Montelliana, Giusti Wine ed altre realtà.


IL NODO
«Il Montello -è il messaggio di Confagricoltura- è una delle aree più suggestive del Trevigiano; rappresenta però, soprattutto in specifici periodi dell'anno, anche una fondamentale risorsa naturale, produttiva ed economica. Nell'area del Montello, infatti, si rinnova in primavera la fioritura dei boschi di acacia, un fenomeno che richiama ogni anno miliardi di api, e apicoltori da tutta Italia, in una zona che si stima abbia, in condizioni ottimali, una potenzialità produttiva di 5000 quintali di miele annui. Le quantità prodotte nella realtà, tuttavia, sono nettamente inferiori, questo a causa dell'intensificarsi delle colture specializzate e la loro gestione fitoiatrica, che hanno causato negli ultimi anni un progressivo spopolamento degli alveari, e il conseguente spostamento di molte aziende apistiche verso aree meno disturbate». (lbon)

Ultimo aggiornamento: 09:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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